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Napoli formato Mondiali. Mascherano, più sì che no. Tesoretto per la mediana. Prandelli senza scherzi: Maggio e Insigne in Brasile!

di Massimo Sparnelli

Un Napoli formato Mondiali. La società azzurra comincia a muoversi sul mercato. I preliminari di Champions League sono lontani, mentre vicini sembrano alcuni obiettivi messi in lista da Rafa Benitez ad Aurelio De Laurentiis. E se la trattativa per portare in azzurro Javier Mascherano è lunga, contorta, con i possibili risvolti di una telenovela (si spera con lieto fine), la dirigenza si dirige su altri elementi voluti dal tecnico spagnolo. Che ha previsto una rivoluzione a centrocampo: via Valon Behrami – che non fa nulla per smentire la voglia di lasciare Napoli – così come Blerim Dzemaili, che assieme a un altro paio di calciatori (Vargas, El Kaddouri, forse Maggio) potrebbe fornire un ulteriore tesoretto per rendere la mediana azzurra tosta e poco valicabile. Insomma, Benitez vuole un top player e un altro centrocampista di grande spessore. Oltre a un altro difensore centrale (Musacchio del Villarreal?) e un'alternativa nel quartetto offensivo. E tocca al numero uno azzurro accontentarlo. Così come Cesare Prandelli difficilmente accontenterà Lorenzo Insigne per il suo sogno mondiale. La punta napoletana si sta impegnando in ritiro a Coverciano, mette sul piatto la sua duttilità tattica ma potrebbe restare a casa. E mentre il talento di Frattamaggiore, in una recente intervista a Sky ribadiva la sua stima per Benitez, figure manageriali che l'assistono non perdono occasione per regalare alla platea mediatica pareri tecnici e rumors sullo spogliatoio azzurro che sopporterebbe a malapena Benitez, che sarebbe bene conservare in famiglia. Insigne, qualora avesse il visto per il Brasile, sarebbe l'ennesimo elemento della rosa napoletana a giocare i Mondiali, dove sono attesi da protagonisti Gonzalo Higuain, Dries Mertens, Pepe Reina, Raul Albiol, i tre svizzeri del centrocampo. La prova che la rosa del Napoli è di valore. E che manca poco, molto poco, per l'ultimo salto. Ci pensa di sicuro Rafa, tornato in famiglia a Liverpool, così come Marek Hamsik, a riposo in Slovacchia e Josè Callejon, che a Madrid si prende cura della figlioletta India.  


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