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Napoli mio dove sei finito? Squadra senza "cazzimma" che forse non merita di perderla ma ora è in crisi di classifica

di Francesco Molaro

E’ difficile decifrare questa gara. Il Napoli gioca anche, la Roma la vince. Sfortuna solo? No, certo che no! Il Napoli non è mai realmente pericoloso e solo a tratti impone il gioco ad una Roma che vince di rigore ma che ci mette anche la cattiveria giusta. Poi se la fortuna non ti aiuta, se gli arbitri diventano fiscali e precisi, se la palla proprio non vuole entrare perché pali e traverse ti dicono di no, se non entri col piglio giusto ecco che viene fuori un primo tempo incredibile. Il Napoli parte male, diciamolo, gli azzurri sembrano svagati e non ci mettono quella cattiveria che ti aspetti dopo lo scandalo di mercoledì. La Roma gioca e spinge ma trova il gol del vantaggio con una giocata normale. Zaniolo tutto solo riesce a trovare l’angolo giusto ma sempre su un errore della nostra difesa. Pochi minuti il rigore per ingenuità di Callejon, ma la fiscalità del Var è stratosferica. Meret però ci mette la manina su Kolarov. Lo schiaffo rianima il Napoli che spinge e che si divora almeno tre occasioni. Di Lorenzo di testa, Milik la traversa piena, Zielinski il palo sulla ribattuta ma ancora Mertens e Insigne ma la palla non vuole sapere di entrare. La ripresa è ha due facce. Il Napoli smarrito ancora e la Roma raddoppia come? Su calcio di rigore. Mano di Mario Rui e Rocchi non ha dubbi, e neanche noi che lo desse. Rocchi irritante, scientifico, fiscale. Il 2-0 sognato da Veretout ridesta un po’ il Napoli che con l’ingresso di Lozano. Il messicano defilato trova l’assist per Milik che insacca. Il tempo c’è la forza per pareggiare meno. Il Napoli non riesce ad organizzare giocate degne di nota e la Roma gioca a mille nel difendere il vantaggio. Il risultato è bugiardo anche se il Napoli alla fine ha fatto troppo poco per ribaltarla.


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