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Nel nome di Diego!

di Francesco Molaro

Nel nome di Diego, nel suo ricordo battendo una Lazio disintegrata da una squadra che ha fatto vedere cose importanti. La vetta resta nostra, resta nostra in solitario. Ma come al solito riavvolgiamo il nastro. Mamma mia che Napoli, che primo tempo, che Mertens. Goduria pura e squadra consapevole dell’importanza del match e del momento. Prima la statua di Maradona donata al Napoli poi le giocate di Insigne e compagne che annichilisco la Lazio. Gli azzurri passano subito con Zielinski. Mertens in area cerca di incunearsi palla che arriva al polacco che batte Reina con una fucilata. Il Napoli non si placa e continua a spingere. Il Napoli gioca a memoria e al 10 raddoppia. Insigne trova Mertens e il belga, tutt’altro che finito, dribbla in area e insacca alle spalle dell’ex Reina. La Lazio ci prova con Luis Alberto ma Ospina c’è e con una smanacciata mette in angolo. Sul corner la Lazio prende il palo ma forse c’era fallo in area. Alla mezz’ora altra giocata veloce e Lozano trova Mertens che con una naturalezza impressionate inventa una parabola arcuata che supera Reina per il tris. Il finale è di controllo e con gli azzurri che potrebbero anche segnare ancora. Nella ripresa il Napoli gestisce, la  Lazio prova a salire di intensità ma gli azzurri tengono bene e provano a dare il colpo di grazia. Insigne cerca spesso Lozano, Zielinski ci prova e Mario Rui potrebbe beffare Reina ma l’ex portiere del Napoli salva. Spalletti da minuti a Petagna e a Demme. E anche ad Elmas per un Lozano che deve ancora migliorare. Il finale è di controllo anche se Fabian vuole chiudere i giochi con uno stupendo tiro a giro che trova l’angolo dietro Reina. Poker e tanti saluti a Sarri e alla Lazio. Primi di soli. Primi alla faccia di tutti quanti.


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