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Quando il cuore cancella i tristi retaggi: lavoro e compattezza per essere competitivi. Il fattore H all'unisono con il San Paolo...

di Silver Mele

Dalla prima di un trittico settimanale di campionato determinante per il futuro della stagione, al San Paolo si rivede il Napoli dello scorso anno. Devastante per i colpi di un attacco che riprende finalmente a segnare con i suoi uomini simbolo. Il Verona, che pure era passato in vantaggio dopo soli 30 secondi con Halfredsson, viene travolto dalla doppietta azzurra di Hamsik e dai tre gol di Gonzalo Higuain. Il ritrovato fattore H annulla il momentaneo 2-2 di Nico Lopez e spiana la strada al tennistico 6 a 2 finale nel quale mette la firma il puntualissimo Callejon, giunto alla sesta marcatura nelle ultime cinque partite. Impressionano i 24 tiri, 16 nello specchio della porta del Rafael veronese, e il 70% di possesso palla. Frutto di un'intensità che si era vista finora solo nel secondo tempo col Toro. La squadra sceglie per un silenzio stampa che intende favorire la concentrazione, Benitez rivendica invece la qualità del gruppo e di un lavoro che non meritano lo scetticismo e la delusione riesplosi dopo Berna. Per fortuna ora ci sarà poco tempo per le chiacchiere: l'Atalanta ferita a Udine e la Roma agguerritissima sono già in fila. Arrivarci in questo modo può solo aiutare a far crescere cattiveria agonistica e autostima. Voler leggere tra le righe di Napoli-Verona potrebbe tuttavia aiutare a capire di più del momento che vive l'ambiente azzurro. L'esplosione rabbiosa di Hamsik e Higuain va ben oltre la gioia per il gol: c'è tutto il desiderio di riprendersi la testa del gruppo e di rianimarne lo spirito battagliero. E' tutto quello che il tifoso si aspetta dagli uomini simbolo della riscossa. Se Callejon è la conferma dell'implacabilità di un reparto che ha pochi eguali in Italia, Insigne ne rappresenta oggi la disponibilità al sacrificio. Corre a grandi falcate verso la piena maturità Lorenzo ed è il primo a scuotersi nei momenti più difficili seguiti al primo gol incassato dopo pochi secondi. C'è da registrare la difesa e questa è cosa nota: veder tuttavia giocare la squadra come un corpo unico, con la partecipazione totale alla manovra (vedi l'azione di Albiol per il 5-2 del Pipita) fa passare in second'ordine quei limiti strutturali sui quali non si può e non si deve continuare a piangere. Il Napoli è questo: con le giuste motivazioni e con il lavoro che invoca da tempo Benitez i risultati dovranno arrivare. Fuorigrotta intanto conferma di amare questi ragazzi più di ogni altra cosa: è nel momento delicato che lo si capisce. Cori per tutti, incitamento ossessivo dopo lo schiaffo subito a freddo: è stata la spinta ripagata con rabbiosa gestualità da quei due che ne avevano più bisogno. Il famoso "spalla a spalla" di marchio spagnolo ha ora bisogno di continuità, proprio come i dieci punti su dodici raccolti nelle ultime quattro uscite di campionato. Basta mettere in mostra il cuore per avere sempre la passione dei tifosi al proprio fianco e gettare nel pozzo la chiave di quel cassetto in cui dovranno esser dimenticati i rimorsi del mercato e le amarezze basche...


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