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Resa nervosa. Nessuno critichi più Reina. Sconfitta della squadra ma Irrati quanti errori. Higuain ci credeva ancora

di Francesco Molaro

 nuova Bologna, una partita nervosa, senza mordente, con molti giocatori non concentrati. Di fronte un Udinese mai vista così, sarà la cura De Canio, sarà la voglia di salvarsi però qui ci sembra tutto un po' strano. Questa era la rosa, questi i giocatori eppure quando giocano con noi sembra che scendano in campo con una cattiveria diversa. Diciamo anche che se poi ci metti due sciocchezze in difesa e che in porta non hai il tuo leader ecco che il delitto perfetto diventa realtà. Eppure Gabriel ci aveva provato a salvare sui due rigori,  facendo molto bene. Poi quando la gara l'avevo anche ripresa con il solito Higuain, che arriva a 30, succede l'inverosimile. E allora ti viene da pensare a quelli che si sono permessi di criticare Reina. Il leader serve anche per mantenere una difesa che balla senza il suo portierone. Il secondo tempo è uno scempio. Da parte di tutti. Irrati che la aveva già innervosita sbaglia tutto. Il Napoli che sparisce dal campo subendo anche il terzo gol, il nervosismo regna e il secondo giallo ad Higuain è figlio di una giornata nera. La reazione del Pipita è di chi ci tiene veramente, quando esce piangendo trattenuto da tutta la squadra ci fa capire quanto il calciatore ha capito che tutto è finito. Higuain però non fa nulla e Irrati, scandaloso, in questo caso, che lo ammonisce. Gli azzurri non giocano più, la squadra è scossa ma bisogna capire perché ci si arriva così a questa sfida? Per quale motivo siamo così nervosi? Per quale motivo non riusciamo a gestire momenti di difficoltà? Forse non siamo abituati a vincere? Forse non abbiamo la maturità per farlo? Tutte domande cui dovremo cercare delle risposte. 


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