Uno stillicidio infinito. Calzona, le partite bisogna volerle vincere
Lo strazio continua. La matematica ancora non ci vede fuori dall’Europa ma lo stillicidio continua. Un pareggio che serve a nulla e soprattutto ci far capire gli errori di Calzona che non cambia mai il suo modo di giocare. Il Napoli parte anche bene e con Rrahmani passa in vantaggio. Palla in area, colpo di testa del difensore kosovaro e palla in rete. Il Napoli sembra in palla poi con il passare dei minuti sparisce. Gli azzurri sembrano tirare i remi in barca e la Fiorentina in due minuti la ribalta. Prima una punizione splendida di Biraghi con Meret immobile e poi con una palla persa da Politano che serve Nzola che si beve Rrahmani e batte ancora Meret non esente da colpe. Il secondo tempo è proprio brutto. Il Napoli non riesce a creare azioni degne di nota ma il pareggio deve arrivare su calcio piazzato. Kvara inventa un gol bellissimo con una parabola acquata che beffa Terracciano. Poi la gara scende tanto di tono e le due squadre sono lunghissime. Peccato per il palo di Politano e poi bravo Valeri al Var ad evitare un calcio di rigore di Lobotka su Belotti. Il finale è confusione, eppure il Napoli potrebbe anche portarla a casa. Raspadori si gira bene su tocco di Anguissa ma la palla esce a lato. Un pareggio inutile, un pareggio figlio di un allenatore che cambia al 77’ e non cambia mai modulo. Devi vincerla non pareggiarla e invece si toglie Kvara per un evanescente Lindstrom.