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Lettera del tifoso: "Gufare il Napoli sembra diventato sport olimpico"

di Redazione Tutto Napoli.net
Fonte: per partecipare anche tu scrivi a posta@tuttonapoli.net

 

Gufa chi non sopporta vederci gioire, perchè pur essendo nato da queste parti, quando si è trattato di scegliere la squadra del cuore è andato a guardare gli albi d'oro (e gli album di figurine), preferendo compagini con la maglia a strisce.

Gufa chi odia Napoli ed i Napoletani a prescindere, usando la scusa del calcio per manifestare un latente razzismo.

Gufa anche chi, frustrato dal perenne complesso d'inferiorità verso la città e la squadra (magari non avendone nemmeno più una da tifare), si sfoga odiandoci. Poi magari quando va all'estero, in vacanza, dice che è napoletano, giusto per far capire che viene da una città che esiste.

Comoda, la vita del gufo. Se vinciamo, se ne sta tranquillo tranquillo, nella sua tana, facendo finta di niente. Se malauguratamente ci dovesse andar male, eccolo lì pronto a far partire caroselli e a vestire la maglia del Chelsea, o dell'avversario di turno. Troppo facile. Da buoni gufi, siete animali notturni, uscite fuori quando su di noi cala la notte, mentre se splende il sole della vittoria vi dileguate come spiritelli evanescenti. Proprio comodo, eh?

Ben inteso, non ce l'ho mica con chi - anche napoletano - tifa per le altre squadre. Fatti loro, ognuno tifa per chi vuole, qual è il problema? Mica è obbligatorio tifare Napoli.

Ma provocare continuamente e approfittare di ogni nostro passo falso per irridere, è segno di imbecillità dilagante.

Ora siamo andati in finale di Coppa Italia. Serata libera, per voi gufi.

"Noi non siamo napoletani", dite.

"Non sapete cosa vi siete persi", dico io.

Raffaele Silvestri


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