Antonelli: "Scudetto? Con Conte il Napoli ha colmato il gap con l'Inter"
"La Serie A è bella, avere una classifica così corta rende il nostro campionato molto avvincente". Parla così Stefano Antonelli, procuratore e operatore di mercato, che a Tuttomercatoweb ha analizzato la situazione delle big: "Il torneo mi sembra ancora un po' in rodaggio, soprattutto per le grandissime, che non hanno trovato continuità. L'Inter ha un organico importantissimo, ma con Conte il Napoli ha colmato il gap dal punto di vista dell'organizzazione del gioco e della mentalità. Il Milan invece ha i suoi alti e bassi, ma ha vinto con il Real Madrid e si è tirato fuori da una situazione particolare".
Le altre invece come le vede?
"La Fiorentina sembrava in sofferenza, poi ha preso il via. L'Atalanta sta andando molto bene come sempre, se resta questa fino a marzo dobbiamo considerarla seriamente per tanti obiettivi. Il Bologna ha ripreso la marcia, Italiano ci ha messo un po', ora il cammino è meraviglioso. L'Udinese ha iniziato alla grandissima, è una squadra viva, ha talenti. Dietro ci sono Lecce, Venezia, Verona e Genoa che stanno un po' faticando. Il calcio italiano forse avrà meno qualità di un tempo, ma a livello internazionale diciamo sempre la nostra".
Ranieri è l'uomo adatto per la Roma in questo momento?
"È la persona giusta, lo è assolutamente, ma lo sarebbe stato anche De Rossi. Evidentemente all'interno della proprietà si era rotto un incantesimo con lo stesso Daniele. Ranieri rappresenta Roma da sempre con la sua serietà, il suo carisma e la sua compostezza, ma la stessa cosa la rappresenta De Rossi. Lui non è stato richiamato, quindi giusto sia stato nominato lui".
La situazione resta complicatissima. Che cos'è mancato fino all'esonero di Juric?
"L'idea che mi sono fatto io è un po' quella del tifoso comune. Non c'è comunicazione, anche noi addetti ai lavori fatichiamo a capire quale sia il vero progetto di questa proprietà. Si è raggiunto il massimo della non progettualità, io penso che i Friedkin potrebbero cambiare direzione e avvalersi dell'aiuto di persone di calcio, consulenti e consiglieri. Gli algoritmi possono essere di supporto, ma non devono essere le uniche cose. La piazza è seguita, è una cosa molto seria, che non ci sia un interlocutore a Roma credo sia la prima volta nella storia".
Dagli allenatori ai calciatori. Non solo in Italia. Anche all'estero spiccano i talenti nostrani come Destiny Udogie.
"Compirà 22 anni a fine novembre, è particolarmente giovane e ha una vita calcistica davanti. Siamo a più di 35 partite da titolare al Tottenham, sono tante, significa che è uno sopra la media. Deve ancora crescere tanto e può migliorare molto".