Capuano: "Raspadori? Per me non è una punta, lo vedo in un'altra posizione"
Su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto l’allenatore Eziolino Capuano. Di seguito le sue parole: "Situazione City? C’è anche una fase di rigetto da parte dei giocatori. Quando una squadra stravince, convince, porta un calcio diverso dove tutti ti seguono e ti imitano, mentre ora ci può essere una fase di rigetto da parte dei giocatori. È una squadra che prende tanti gol con una facilità notevolissima. Non è tanto un aspetto tattico, forse hanno vinto troppo e ora i giocatori sono arrivati ad un punto mentalmente di non ritorno.
Reazione Guardiola? Io sicuramente mi sarei arrabbiato, si sarà arrabbiato anche lui a fine partita. Io mi arrabbio anche se prendo un gol nel finale. È molto più determinante ribaltare una partita tra il primo e il secondo tempo che a fine partita secondo me. Fine guardiolismo? No, non è così. C’è solo una fase di rigetto da parte dei giocatori. Deve mettere un po’ in discussione i titolari e dare delle motivazioni altissime a chi non ha giocato. Ho la percezione che l’era di Guardiola al Manchester City sia finita. Si percepisce da un po’ di tempo, non solo da ieri sera. Guardiola In Italia? Qui è molto più difficile. Farebbe sicuramente la differenza ma dipende dalla squadra in cui approda. Se allenasse il Bologna non vincerebbe mai, se andasse all’Inter avrebbe molte probabilità di poter vincere qualcosa. Io lo vedrei bene al Paris Saint-Germain in un campionato non di qualità dove sarebbe visto come un Dio e darebbe ai parigini la possibilità di vincere la Champions!
Futuro? Ho avuto una chiacchierata con una squadra del Nord ma preferisco aspettare una panchina che potrebbe darmi delle motivazioni altissime e potrebbe darmi qualche soddisfazione. Thiago Motta? L’ho detto all'inizio. È molto facile dirlo adesso ma dico che il minor comune denominatore del calcio è il risultato. Io non ho mai visto lo spettacolo da parte della Juventus. È una squadra che produce pochissimo. Thiago Motta deve fare di più, ma ci sono tante attenuanti a favore suo. Ci sono tanti infortuni. A Birmingham andrà a giocare con 16 giocatori. Per incidere, però, diciamolo: ci vuole un po’ di tempo. Allenare la Juventus è diverso rispetto a Bologna o La Spezia. Lì le aspettative sono altissime. Il Napoli sta facendo un campionato faraonico, dopo una stagione disastrosa. Per qualsiasi allenatore sarebbe stato difficile ma per Antonio Conte è stato naturale. Io amo le squadre che ti danno equilibrio e perciò mi tengo tutta la vita Antonio Conte. Raspadori è un buon giocatore ed è forte. Le sue prestazioni dipendono dalla sua posizione in campo. Non è una punta. Lo vedo più vicino ad una punta più strutturata".