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"Ccà nisciuno è fesso", Motta sulle parole di Conte: “Chiedete a lui se si riferiva a me”

di Francesco Carbone

"Questa pressione ce la porteremo fino alla fine e dovremo abituarci, deve essere una pressione positiva, tappandoci anche le orecchie su quello che si dice intorno. Qualche furbetto ce la vuole mettere da fuori, per coprire la propria squadra, ma fa parte del gioco. La storia insegna che gli Scudetti vengono vinti dalla storia, il valore patrimoniale della rosa ed il monte ingaggi, salvo rarissime eccezioni. Quando sento chi vuole mettere pressione su di noi... qualcuno ha voluto la bicicletta ed ora deve pedalare, a Napoli si dice Cca' nisciuno è fesso”. Così in conferenza stampa Antonio Conte alla vigilia della sfida al Como in merito alle pressioni che arrivano dall'esterno su un Napoli candidato allo Scudetto.

Con chi ce l'aveva il tecnico salentino? Secondo molti il riferimento era alla Juventus. Thiago Motta, pungolato dai giornalisti alla vigilia della sfida contro il Cagliari, ha risposto così.

La partita di Lipsia ha cambiato la percezione della Juve? Le parole di Conte erano riferite a te? "Sicuramente no. Anzi non lo so, devi chiederlo a lui. Questo non lo so. Noi internamente abbiamo la stessa fiducia e voglia di fare bene. La prossima partita è la più importante. Sarà una partita diversa. Noi entriamo in campo determinati, concentrati, convinti di fare una buona prestazione per avere risultato positivo. Non lo so. Magari ogni avversario è da chiedergli come vede la Juventus…”.


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