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Chiariello: "ADL ha ragione al 99,9%, ma deve salvaguardare la festa e la squadra"

di Antonio Noto

A Radio Napoli Centrale, nel corso di 'Un Calcio alla Radio', il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale: "Il problema della divisione tra istituzioni cittadine, Prefetto, Questore e De Laurentiis da un lato e gruppi organizzati dall’altro. Sono dalla parte delle istituzioni tutta la vita, del carattere di De Laurentiis non me n’è mai fregato nulla, conta la carta d’identità o l’operato? Che De Laurentiis sia più romano che napoletano, cosa ci interessa? Disturba la parlata romana? Può darsi. E se fosse americano, vi disturberebbe? O contano i soldini? O conta la capacità manageriale e di gestione? A me, delle sue esternazioni ‘urticanti’ su pizza, caffè e mandolino, non interessa nulla. Ha fatto il bene di Napoli, del Napoli e dei napoletani facendo bene il suo mestiere? Sì o no? È partito da 0 e oggi siamo tra i primi 20 club d’Europa.

Qual è il punto che mi preoccupa? Che De Laurentiis continua a dire che questi sono delinquenti, vuole una legge alla Thatcher per spazzarli via tutti: non aiuta. Ho conosciuto capi ultras che lavorano, in maniera civile, perché non dialogare con loro? I gruppi organizzati sono il sale del tifo. Dall’idea di De Laurentiis prendo le distanze, per me lo stadio non può essere né salotto né teatro, ma arena che ribollisca di tifo con i gruppi organizzati che fanno la loro parte. Vogliamo salvare la festa e salvaguardare la squadra e stare tutti in grazia di Dio con grandi coreografie ed un bel tifo? Perché non si può pensare di avere un minimo di apertura? De Laurentiis ha ragione al 99,9%, ma deve perseguire quel 0,1%".


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