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Chiariello: “Ancora nessuna cessione. Chi parla di giocattolo rotto fa i suoi interessi”

di Francesco Carbone

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale: "Spesso i social sono fonte, per quel che mi riguarda, di amarezza e incazzatura. Anche se, mi auguro e spero, di passare un’estate migliore rispetto a quella dell’anno scorso. I social esistono ormai da anni e sono diventati parte integrante della vita dello sport nel mondo, e di questi ne fanno parte anche gli haters. L’estate scorsa, per me, rimane uno shock. Due anni fa, quando il Napoli prese Spalletti non fui scettico, ma preoccupato, perché temevo molto il carattere “particolare” del mister. Nulla contro l’uomo di campo che ho sempre stimato moltissimo. Lui arrivò a Napoli quando era fuori dal giro, da sessantenne, che all’Inter non aveva dato il meglio di sé, ma soprattutto era nella bufera causa il documentario su Francesco Totti.

Il primo anno ha portato il Napoli in Champions ed ha sfiorato uno scudetto che, si pensava, fosse irripetibile, ma sempre rimanendo convinti che Spalletti fosse uno bravo. L’anno scorso, però, avendo prima cercato di fare una piccola battaglia per Insigne e poi anche per Dries Mertens, ma avendo capito poi la logica del presidente, difesi a spada tratta l’operato della società e dissi di aspettare nel giudicare. Già dalle prime amichevoli, ammisi che il Napoli era una signora squadra, nonostante le partenze. Sono stato massacrato tutta l’estate, ho ricevuto minacce di morte, insulti indicibili per cui non dico che mi venne quasi da piangere, ma per quello che mi scriveva, non per me.

Quest’anno, per fortuna, De Laurentiis gode di credito e quindi potrebbe essere un’estate più tranquilla, anche se questa stagione sembra essere più difficile, con un mercato complicato, ma ci sono persone che usano il cervello sui social. Ne ho due che ho ricevuto: “’Ma a noi ch c n fott ro bilancio. Nuje vulimm vincere’, oggi sapete a cosa serve il bilancio, a poter dire di no anche a 120 milioni per Osimhen.

Il Napoli può fare ciò che vuole, perché a Napoli nessuno lo puo tenere per le palle. ASINI”. Questo messaggio dice tante altre verità, come quest’altro: “Il Milan ha ceduto Tonali e Brahim Diaz, la Juve ha perso Di Maria e forse Rabiot, l’Inter ha perso Dzeko, Brozovic, Lukaku (?) ecc.. e il Napoli? Ad oggi, non ha ceduto ancora nessuno, ma per la stampa il Napoli sta smantellando, si sta ridimensionando e il resto no. Siete anti Napoli”. Chi dice che il giocattolo si è rotto, segue i suoi interessi. Liberate Giuntoli, ci tengo al fegato di Chirico".


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