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Chiariello assicura: "Abbiate fiducia, ADL sta per piazzare i suoi colpi"

di Francesco Carbone

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale: "Oggi abbiamo da affrontare un bel po’ di temi che riguardano la politica calcistica e il Napoli. La politica calcistica è il calcio, quello che decide cosa deve essere il calcio e come bisogna farlo. Prima notizia: la Lega non ha trovato rispondenza tra le offerte ricevute dai broadcasters per il triennio successivo dei diritti TV. Siamo allo stallo più totale. Non hanno neanche voluto dire le cifre, ma Pistocchi ha spoilerato un’unica offerta di DAZN di 750 milioni a patto che si escluda SKY anche dagli highlights. DAZN è indebitata in tutta Europa e non offre garanzie tecniche, come sappiamo. La FIGC ha annunciato l’integrazione di svizzeri e britannici come slot comunitari all’interno delle rose, norma doverosa, ma tardiva. A questo punto, il calciomercato sblocca qualche trattativa, il Napoli, ad esempio, potrebbe andare su Kilman senza occupare lo slot. La Lega, invece, ha annunciato un accordo con RDS per cui parte un canale radio con una programmazione ricca dalla mattina fino alla mezzanotte, fatta di contenuti, con professionisti di ottima fama.

Quando si fanno canali istituzionali, la domanda spontanea è: i giornalisti coinvolti, saranno liberi di poter muovere critiche a destra e manca o dovranno essere giornalisti di regime? Lo stesso problema che ci poniamo per le radio ufficiali. Il povero editore che caccia un sacco di soldi, come potrà ovviare a questi problemi di natura giornalistica? Quando si accettano, anche a pagamento, di essere chiamati ufficiali, dopo c’è una cattiva interpretazione di chi concede l’esclusiva, di pensare che quella radio è il corifeo della società o della Lega. Non dovrebbe essere così e diventa difficile da gestire. I professionisti che entreranno nel canale della radio saranno tutti probabilmente orientati: se io so che il mio editore ha come core business juventini, non c’è bisogno che mi dicano chiaramente di non attaccare la Juventus. Il giornalista non è libero, ma soggetto a politiche commerciali, oggi più di ieri. Non sono molto contento che nascano canali di Stato, né mi piacciono queste corse alle radio ufficiali che diventano un boomerang per lo stesso editore perché i giornalisti possono metterlo in difficoltà. Chiudo qui il discorso, perché nel frattempo cos’è successo? Prima ha fatto il salva-Lazio e poi il salva-Lotito: hanno tolto il bonus cultura ai nostri ragazzi perché non c’erano soldi, ma c’erano per il calcio perché Lotito li ha fatti inserire. Mala tempora currunt.

Nel frattempo, l’informazione napoletana impazzisce. Mbappé avrebbe detto di no agli arabi, come prevedibile, e quindi secondo L’Équipe starebbero pensando a Osimhen. Osimhen a 24 anni non se ne va in Arabia, sa che ha un futuro luminoso e sa che di soldi ne guadagnerà tanti. Se deve andare via, deve farlo tutto, oppure rimanere e portare ancora il Napoli al titolo. Il Roma, invece, ci fa sapere che la bellissima casa di Ciro Ferrara passata per Koulibaly, poi Kim, è attenzionata proprio da Victor Osimhen. Se uno vuole andare via, pensa a cambiare casa? Poi arriva un’altra bomba: il PSG si fionda su Osimhen, bene. Nel frattempo, il Corriere dello Sport rilancia con la vicenda Osimhen che viene sbloccata e resta a Napoli.

Adesso, un povero tifoso, a chi deve credere? La notizia più interessante è quel Castrovilli che si avvicina a Napoli in uno scambio con Demme, se fosse vero l’accompagnerei a piedi e prenderi Castrovilli. Se fosse vero che il Napoli ha bloccato Tetê, sarebbe davvero interessante. Se fosse vero che Raspadori viene messo a destra, ben venga. Abbiate fiducia, tutte queste notizie, tutte queste cose che stanno accadendo attorno al calcio, non ci devono distogliere dal fatto che De Laurentiis sta per piazzare i suoi colpi e il Napoli resta decisamente in pole position".


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