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Chiariello avvisa: “Se Mbappé va al Real o al Liverpool, il PSG va dritto su Osimhen”

di Francesco Carbone

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale: "Si apre un giro pazzesco dalle conseguenze imprevedibili con il caso Mbappé. Mbappé ha un contratto ricchissimo con il PSG fuori da ogni morale accettazione umana, un contratto stipulato fino al 2024 con opzione fino al 2025. Kylian Mbappé, attualmente miglior giocatore del mondo, ha mandato una lettera al PSG dicendo che non intende rinnovare il contratto al 2025. Ha mandato poi una seconda lettera con i motivi per cui non vuole rinnovare, ritenendo che gli acquisti e rinforzi promessi affinché il PSG fosse una compagine competitiva non fossero soddisfacenti. Il presidente dell’ECA ha tuonato dicendo che non esiste che il miglior giocatore del mondo vada via a parametro zero. Il Real Madrid nel frattempo si è liberato e/o ha perso Benzema andando a giocare dalle parti di CR7.

Se Mbappé parte e va a Madrid o Liverpool, il PSG ha una barca di soldi da spendere e va diritto su Osimhen per quanto siano vere le sue dichiarazioni d’amore e ci sia la volontà concreta di rinnovare il contratto. Quello di Mbappè è un caso tipico di quello che è diventato il calcio insostenibile e l’ingresso dei soldi arabi, tanti, troppi, accentua quanto sta accadendo: oggi il potere è totalmente in mano dei calciatori oggetto nelle mani dei procuratori. In questa situazione, il PSG è andato a prendere in provincia un giovane talento mostruoso pagandolo una barca di soldi – perché Mbappé è stato acquistato ad una cifra blu – ed è diventato il miglior giocatore del mondo e se ne va a 0. Capite che danno per il club? Mbappé sapendo che arrivano i soldi arabi, rifiuta ogni trattativa in attesa della barca d’oro. Si è passati da un eccesso all’altro: ai miei tempi c’era un sistema iniquo, eravamo pacchi postali, poi c’è stata la battaglia per la firma contestuale, la sentenza Bosman che ha cambiato tutto dando libertà al calciatore, ma oggi siamo arrivati ad un punto patologico per cui non solo non si è più pacchi postali, oggi la società è ostaggio dei desideri.

Adesso si sta pensando ad un provvedimento contro l’afflusso degli arabi, lo capite che le società non hanno più potere? Come finisce la vicenda Mbappè, potremmo scrivere Mbappè: la morte annunciata del calcio. Quando le società dichiareranno default voglio vedere dove vanno a finire tutti questi fenomeni che guadagnano cifre spropositate, voglio vedere come si fa a sostenere un sistema insostenibile. I club sono sempre a caccia di soldi perché per mantenere i calciatori è sempre più complesso".


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