Chiariello fiducioso: "Ripetersi a Napoli è impresa improba, ma assolutamente possibile"
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale: "De Laurentiis ha voluto scegliere una cornice particolare, quella di Capodimonte, perché in questo momento Napoli è esposta a Parigi. È venuto spontaneo saldare Parigi con Napoli in questa dimensione mondiale che Napoli ha assunto, può sembrare un paradosso, ma Napoli viene definita da L’Équipe un grande club europeo ed ha dedicato due copertine al Napoli. La scelta di Garcia è di normalizzazione, corretta, più si va a studiare la storia di Garcia, non è tutta in chiaro, ma in chiaroscuro: due secondi posti ed un esonero con la Roma. Il primo anno fu strepitoso, alla fine perse la sua più grande qualità: perse il gruppo. Lui non è un martello, è uno che lavora, ha uno stile di vita di conduzione del gruppo molto più sereno, maturo, meno da leader incontrastato, ha un rapporto da primus interpares, una grande capacità di seduzione, i calciatori si fidano di lui e ci lavorano bene.
Un allenatore normale, di buon livello, com’era considerato Spalletti quando arrivò al Napoli. Non bisogna dimenticare che Spalletti era uno degli uomini più vituperati del calcio italiano perché Totti l’aveva ridicolizzato coi film trasmessi su SKY, un uomo che alla sua età aveva la fama di aver fatto la guerra in maniera meschina a Totti, secondo la letteratura pro capitano, ed era una sconfitta molto difficile. Quando dico che prendere il Napoli è una cosa quasi impossibile, penso allo scudetto arrivato nell’altra Italia dopo tantissimi anni, ed è evidente che il Napoli ha poca possibilità di resistere a certe situazioni. Chi viene adesso, fa una scommessa adesso, ripetersi a Napoli è un’impresa improba, ma assolutamente possibile. De Laurentiis ha avuto la capacità di vincere lo scudetto facendo utili, non avviando la squadra al fallimento come successo in passato e vuole continuare a tenere una squadra forte, che affermi il suo brand nel mondo, tornando a fare cose normali. Benarrivato Garcia, il normal one, la cosa più difficile è essere normali".