Chiariello: “Non me ne farei una malattia se il Napoli uscisse dalla Coppa Italia”
Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Umberto Chiariello”, quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno.
Di seguito le parole di Umberto Chiariello: “Dopo aver discusso per giorni su quanto ampio fosse il turnover di Antonio Conte in occasione del match di Coppa Italia di questa sera all’Olimpico tra Lazio e Napoli, Antonio Conte in conferenza stampa ha svelato ogni cosa. Si è capito che ne cambia 11 su 11.
Si siederanno tutti appassionatamente insieme sulla panchina dell’Olimpico di Roma. In campo andranno gli altri undici orfani di Mazzocchi. Questa presunta formazione ha creato trambusto e una serie di domande tra i tifosi napoletani che hanno messo in discussione l’intenzione di Antonio Conte di lottare fino in fondo per vincere la Coppa Italia.
C’è un piccolo particolare che molti non hanno notato: Baroni non ha fatto ragionamenti diversi da Antonio Conte. Ne cambia 9 su 11 e 5 sono infortunati. Richiama in campo gente fuori rosa come se il Napoli facesse giocare Mario Rui. Hysaj giocherà stasera terzino sinistro, per esempio. La Lazio domenica confermerà solo Zaccagni e forse Dele-Bashiru.
Parliamo di un turnover di 11 su 11 e uno di 9 su 11. È più forte la rosa del Napoli o quella Lazio? Sono tutti quanti indirizzati a fare allenamento e azioni codificate dove tutti sanno cosa fare.
Non me ne farei una malattia se il Napoli uscisse dalla Coppa Italia questa sera. Sono contento di vedere all’opera gente come Raspadori e Folorunsho. Conte deve capire su chi si può contare su chi non si può contare. Questo è ciò che costruisce un progetto vincente . La vittoria si costruisce con il sudore sulla fronte giorno dopo giorno, passo dopo passo”.