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Corbo: “ADL non è il grande colpevole ma ha scelto male: Garcia presuntuoso e retrodatato”

di Francesco Carbone

Antonio Corbo, editorialista di “Repubblica”, è intervenuto nel corso di Forza Napoli Sempre, in onda su Radio Marte: “Secondo me si è rotto il sistema scudetto perché credo ci sia un po' di confusione all'interno della società, della squadra e tra squadra e società. Il Napoli poteva puntare sulla continuità, lasciando Spalletti, Giuntoli e comprando il sostituto di Kim, oppure cominciare a cambiare. Il presidente ha pensato di poter fare tutto da solo, non ha trattenuto Spalletti ed ha lasciato andare anche Giuntoli. Il quale non solo ha scoperto talenti ma era anche con la squadra, dentro la squadra ed assorbiva tutti i malumori. E questi personaggi nel calcio sono molto utili. Una sorta di confessore che raccoglie e ascolti tutti, giocatori e allenatore.

Oggi c'è solo De Laurentiis, che ha pregi e difetti e che ha creato le premesse per vincere lo scudetto. Non vorrei che all'improvviso il presidente passasse per il grande colpevole. Volendo fare tutto da solo forse non ha scelto gli uomini giusti perché Garcia mi sembra un tantino presuntuoso e osservandolo mi sembra retrodatato. Lui nel 2011 ha vinto lo scudetto con il Lille, a Roma ha fatto abbastanza bene e poi è sparito dalla scena europea andando nel mondo arabo a lavorare e si è trovato male perché imbattutosi contro l'impossibile Cristiano Ronaldo. Venuto a Napoli anche lui aveva due possibilità: copiare il Napoli di Spalletti o modificare. Lo sta modificando ma i risultati non gli danno ragione.

In questi momenti bisogna essere freddi e occorrono dei personaggi di equilibrio nel Napoli che facciano ragionare tutti e predichino la calma. Ora, invece, il Napoli mi sembra in confusione. Mi auguro che già mercoledì in Portogallo il Napoli ritrovi linearità e serenità. È innegabile, infatti, che a 5 punti dall'Inter dopo 4 giornate c'è una “crisetta” che va sconfitta. La dichiarazione di Garcia, mancanza di concentrazione a 4 giorni dalla partita di Champions, potrebbe essere condivisibile. Perché in Italia più della metà dei calciatori che giocano è straniera e quindi giocare in Europa è una vetrina irresistibile. Il discorso cambia su Inter-Milan perché quella partita ha oltre 200 stazioni televisive collegate ed i giocatori si vogliono far vedere.

Anche perché gli allenatori del PSG o del Borussia Dortmund non guardano Genoa-Napoli. Per me la sostituzione di Kvaratskhelia con Zerbin è stata una scelta illogica. Con le sue scelte Garcia non ha accompagnato alcuni giocatori verso la definitiva consacrazione. Il primo è Lobotka, il secondo è Kvara. Per non parlare di Elmas che ha giocato bene con la sua Nazionale e poi sabato è stato messo in una posizione dove l'hanno stritolato. E il dominio del Genoa è durato per oltre un'ora e questo è un grave problema. Garcia non lo vedo prontamente reattivo.

Altro problema, che io addosso alla società, è tenere situazioni contrattuali aperte con alcuni calciatori. Vedi Osimhen: chi di noi può sostenere una trattativa per due mesi nella quale ballano 150mln e un ingaggio che può essere di 5, 10 o 15mln. Consiglio ai tifosi di non farsi prendere dal panico e di osservare e farsi un quadro chiaro e non emotivo”.


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