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De Paola: "A Napoli nessuno impara la lezione. Altro che caos, la squadra è tornata bella"

di Antonio Noto

Paolo De Paola, ex direttore di Tuttosport, nel suo editoriale per Sportitalia ha parlato del momento del Napoli: "Chissà dove sono adesso i criticoni del Napoli, quelli che avevano già imbastito processi su tutti, dall’allenatore alla società, ai giocatori. Ho letto pregevoli articoli sull’ineluttabile destino di una società/squadra dalla quale non si può pretendere continuità di successi. Magari sarà anche vero, ma perché questa fretta di promuovere o bocciare? Sempre in bilico fra eruzione e depressione come se l’eccesso fosse la cifra con cui si misura tutto in questa città. È sbagliato. Su un punto bisogna intendersi: nel calcio non c’è nulla di definitivo. Nulla. E infatti il Napoli è lì, in alto, tornato fra le prime dopo un’altra sontuosa prova di forza contro il Lecce e in attesa del prossimo confronto di Champions contro il Real Madrid di Ancelotti. Nulla vieta di ragionare sulla metamorfosi, sulle discussioni giocatori-allenatore, sulle scelte di quest’ultimo, sul caso Osimhen, ma viene tutto dopo perché nel calcio, altra regoletta fondamentale, le vittorie spengono ogni incendio. Quindi perché farsi male con giudizi o sentenze definitive?

Non era bastata la lezione della stagione scorsa quando un intero ambiente si era spaccato su Mertens, Koulibaly, Spalletti per poi risalire tutti appassionatamente sul carro dei vincitori? Calma. Ci vuole serenità di giudizio senza seguire sempre e soltanto la pancia di un tifo che pretenderebbe il successo in ogni partita. Raggiungere un traguardo non obbliga affatto a vincere sempre. Il Napoli è tornato bello: lo dicono le prestazioni, ancor prima delle vittorie".
 


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