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Fedele: “Conte ha ragione, ma doveva parlare dopo Empoli: lì successe la stessa cosa”

di Francesco Carbone

Il dirigente sportivo Enrico Fedele è intervenuto a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre: “Il Napoli e Conte usano la tattica all'italiana, siete troppo affascinati da palleggio, triangoli e calcio offensivo. Il calcio all'italiana significa occupare gli spazi dal centrocampo in giù, evitare che ti facciano male e sfruttare gli spazi che ti concedono gli avversari per segnare. E' la storia del calcio italiano, riconquista della palla e ripartenza immediata. E' il gioco che ha fatto grande l'Italia, con Trapattoni, Herrera, Capello ma anche Allegri. 

La paura che alla lunga questo gioco non paga? Io la penso esattamente al contrario: difendendo sempre così, il Napoli può andare lontano, fino in fondo. Il gioco di Conte è difensivo, ha lo stesso DNA della Juventus? Volesse il cielo che il Napoli si juventinizzasse: vorrebbe dire vincere spesso e volentieri. Il Napoli però è monocorde, gioca in un solo modo: appoggia sempre la palla al suo centravanti, Lukaku, il quale deve inventarsi qualcosa per tentare la conclusione o appoggiare la palla.

Sulle polemiche arbitrali innescate da Conte dico che si è voluto osservare il protocollo, per l'arbitro è un contatto da rigore. Conte ha ragione nella sostanza, ma era meglio se avesse detto quelle cose dopo Empoli-Napoli. Purtroppo il protocollo è questo, a Empoli è successa la stessa cosa. Ha ragione nel dire che bisogna rivoluzionare il protocollo, ma fin quando c'è questa regola bisogna rispettarla. E bisogna contestare questo protocollo quando ci sono episodi a favore e contro. Quindi Conte ha ragione ma ha sbagliato il momento della contestazione. Anche perchè è chiaro che c’è stato il check del Var che ha confermato il contatto sul rigore concesso all’Inter”.


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