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Fedele contro ADL: "Fiume in piena che deborda, parla solo per sentirsi protagonista"

di Redazione Tutto Napoli.net

Aurelio De Laurentiis senza freni. Su Lorenzo Insigne, "decida cosa fare da grande, cambi testa". Su Dries Mertens e José Maria Callejon, "se vogliono fare marchette in Cina, vadano". Su Kalidou Koulibaly, "prima o poi saremo costretti a venderlo". Perché? Tuttomercatoweb.com ha provato a capire e spiegare i motivi dello sfogo del numero uno del Napoli insieme a un addetto ai lavori di lungo corso come Enrico Fedele. "Il Presidente, purtroppo, quando è un fiume in piena deborda. E' un suo classico. E' un primo attore e si è preso la scena dicendo cose che nel calcio vanno dette tra le mura dello spogliatoio e non fuori".

Così nascono problematiche, non soluzioni.
"Esatto. Insigne dunque è un bambino? Il Napoli ha un bambino allora come capitano? Anche su Mertens e Callejon sono proclami elettorali, perché fare certe uscite? Le cose non si dicono pubblicamente ma si agisce in casa".

Forse voleva dare una scossa all'ambiente.
"La gente è abituata a sentire queste cose, quando un presidente parla troppo non è più credibile. Diventa lo sfogo tra amici al ristorante, le cose serie si fanno in silenzio, si agisce senza proclami".

E allora perché l'ha fatto?
"Per prendersi la scena, solo per questo. Protagonismo".


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