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Il doppio ex Savoldi: "Motta quadrato e riflessivo, con lui un Bologna equilibrato"

di Antonio Noto

L'ex attaccante di Bologna e Napoli Giuseppe Savoldi, protagonista di uno storico passaggio da una all'altra squadra nel 1975, in un'intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato della formazione rossoblù.

Motta la convince invece? "Tipo quadrato, riflessivo. Non fa dichiarazioni roboanti, ha sempre messo in campo una squadra equilibrata: in ogni zona del campo è coperta e sicura".

Oggi il centravanti è Zirkzee: più un 9 e mezzo che un nove e basta.
"Bella nove e mezzo: mi piace come definizione... (sorride, ndr). Giusta. Non ha un ruolo specifico e non è una prima punta vera vera. Fa anche altro, assiste. L’anno scorso l’avrei visto bene vicino ad Arnautovic ma anche da solo ci sa fare".

Ci racconta un aneddoto di quel passaggio dal Bologna al Napoli?
"Che Conti (presidente rossoblu di allora, ndr) fu messo in... gabbia: i tifosi avrebbero voluto menarlo e lui si blindò a casa propria. Se ero felice di andare a Napoli? C’era la possibilità di giocare per lo scudetto, quindi ero attratto oltre che felice. Ma allora il cartellino era di proprietà della società e se un presidente voleva venderti, beh, andavi e basta. E così fu...".


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