L'editoriale di Chiariello: “Da quel gol maledetto il Napoli ha frenato, ma per lo scudetto non è finita”
Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato il pareggio del Napoli a Venezia nel suo editoriale: “93’ minuto Okafor vola, assist per Simeone: gol, il Napoli sbanca Venezia. Conte un genio, la panchina produce il risultato che fa vedere al Napoli il campionato dall'alto e siamo tutti a inneggiare. Non è andata così. Simeone sbaglia per la seconda volta consecutiva un gol importante, questa volta molto importante,0 95’ di gioco il Napoli si fa prendere sbilanciato, due contro sei, Conte dalla panchina sbraita a più non posso, la palla arriva al limite dell'area, solito tiro in porta da fuori area, il Napoli ne ha subiti tanti, e Nicolussi Caviglia, ex granata salernitano, fa gol. Meret sulla graticola, Meret ha fatto perdere lo scudetto al Napoli. Non è andata così. Queste due ultime azioni della gara hanno sancito un salomonico 0-0, meritato, giusto, perché il Venezia se l'è guadagnato. Anzi nel secondo tempo ha fatto qualcosina in più e quindi l'analisi non si può attaccare agli episodi, ma ai dati oggettivi.
Sette ultime partite e otto punti, andamento molto lento. Una sola vittoria, tanti pareggi, cinque, e una sconfitta a Como inopinata. Nonostante ciò stasera ci potrebbe essere il grande mischione, perché se dovesse vincere l'Atalanta tutti e tre appassionatamente in quota bassissima scudetto a 61 punti. Dovessero pareggiare rimarrebbe tutto invariato e ovviamente sarebbe un vantaggio per l'Inter, piccolo ma significativo, un'altra giornata indenne, la più complicata. Dovesse vincere L'Inter, invece, si potrebbe parlare non dico di un match point ma di un set point per l'Inter, che andrebbe in fuga di tre punti. Noi parliamo prima quindi non sappiamo quello che accadrà guardiamo. I fatti dicono che il Napoli in trasferta giocava meglio che in casa e produceva più punti che in casa. I fatti dicono che a gennaio il Napoli è stata una schiaccia sassi in trasferta, perché tra due partite complicatissime, come quella di Firenze e quella di Bergamo, ha tratto il massimo: sei punti e sei gol. tre gol a Firenze e tre gol a Bergamo. Da allora in poi il Napoli non dico che sia franato, ma letteralmente frenato in maniera grave. In quattro partite ha preso tre punti e ne ha persi nove per strada. Tutto cominciò da quel maledetto gol di Angelino, che nel momento in cui il Napoli stava difendendo la vittoria a Roma, ripeto a Roma c'era un rigore su McTominay di Koné che avrebbe dato il 2-0 al Napoli, con ogni probabilità avrebbe chiuso la partita. Da quel momento in poi il campionato del Napoli cambia, contano anche gli errori arbitrali. Comunque il Napoli becca un gol assurdo, colpevole principale Pasqualino Mazzocchi che poi si infortuna, si va avanti il Napoli non riesce a battere l'Udinese, che ieri ha fatto harakiri, ma che ha avuto un periodo d'oro. Ritorna a Roma, va di nuovo avanti sulla Lazio, nel finale confusione in difesa, cambi con Politano che fa il terzino sinistro, si perde Dia, ancora un pareggio. Quattro punti pesantissimi. Si va a Como, dopo un buon primo tempo con Raspadori che aveva recuperato la partita, è un Napoli che nel primo tempo sembrava dominante, dice ora entro nella ripresa il Como crolla, scende di livello, non può mantenere questo ritmo, il Napoli ha cambi migliori, ma che! La partita è persa ora, si va di nuovo in trasferta. Primo tempo buono del Napoli, tante palle gol, tante non poche poi a volte il diavolo fa le pentole e pure i coperchi. Perché Lautaro Martinez contro il Monza segna con una palla che la Line Goal Technology chiama giustamente per come entrata per pochi millimetri, la palla supera la linea per pochi millimetri, niente da eccepire, la Goal Line Technology l'abbiamo messa apposta per dirimere queste controversie e viva a Dio che c'è. Niente da dire oggi, colpo di testa di Lukaku, Radu fa un miracolo, palo, parata, la palla è quasi tutta dentro la porta, ma uno spicchio di pallone è sulla linea. Pochi centimetri in questo caso, in disegno opposto, anche questo conta nella vita. Si può parlare di tutto, ma a volte i centimetri fanno la differenza. Però poi si entra in campo nella ripresa e che accade? Che il Napoli scompare e questo non si comprende. Se questa era una finale di Coppa del Mondo, detto da Conte, la prima di 10 finali, come si fa a scomparire? Eh dice ma è un caso e no. No, perché è già successo a Roma, è successo a Como, è successo nel secondo tempo con l'Udinese, è successo ancora oggi col Venezia, che da par suo sta lottando strenuamente per salvarsi. Quattro pareggi di fila, non perde da oltre un mese, con Lazio, Atalanta e Napoli. oltre che il rigore all'ultimo minuto di Parma.
Se tre indizi fanno una prova, quindi ne abbiamo ben quattro forti, molto forti. L'altro indizio grave è che a ora di pranzo proprio ci viene indigesto. Il Napoli ha vinto solo a Empoli, giocando la peggiore partita del campionato, perché per me la vittoria di Empoli, al di là del risultato è la peggiore partita della stagione. Cioè oggi almeno abbiamo tirato in porta sette volte, a Empoli non abbiamo mai tirato in porta, solo il rigore di Kvaratskhelia su fallo su Politano, che ancora fa discutere. Contro l'Empoli il Napoli non tirò una volta in porta, la peggiore partita della stagione se uno guarda oltre il risultato, poi ha perso con l'Atalanta in casa, stracciato letteralmente 3-0, a Como e oggi il pareggio di Venezia. Insomma ‘o ragu co ‘o pallone a Napoli non vanno d'accordo, questo mi pare una cosa evidente, chiudiamo il discorso. Però non c'è dubbio che i cambi sono stati tardivi. Lo si può dire in tutte le forme e in tutte le salse che il Napoli fa fatica a segnare quando non segna Lukaku, non vince e che nessuna squadra ha vinto uno scudetto con una media da 1,5 gol a partita, troppo pochi. Tutto vero, tutto giusto, anche se oggi si è tornati finalmente a un clean sheet. Il Napoli ha un andamento troppo lento, sprecare partite come a Como, come a Venezia non sono da squadra che vince lo scudetto.
Tutto quello che vi pare, però basta con i processi anticipati. Primo, perché il Napoli non è stato costruito per vincere lo scudetto, lo sto dicendo da una vita, se lo fa un miracolo, fa un'impresa. Ma ha ragione Conte quando dice siamo una squadra in costruzione, è la verità questa, è l'unica verità. Poi una squadra in costruzione che va oltre sé stessa è il nostro augurio, la nostra speranza, sei lì e lotti. Secondo, non è finita stasera, chi dice che a Venezia lo scudetto del Napoli lo ha perso dice una sciocchezza, perché stasera come finisce a Bergamo qualcuno perde punti e il Napoli sta lì. C'è una pausa, poi c'è il Milan, poi c'è il Bologna che in questo momento la squadra che veramente sta facendo cose eccezionali, chapeau a Vincenzo italiano. Lo devo ammettere, non non lo accredito di tanto. E poi ci sono sette partite tutte da giocare con squadre dell'altra parte del tabellino della classifica, abbiamo visto che il Monza, il Venezia se la giocano per carità, ma non finisce qui. Quindi analisi sì, critica sì, perché ci sono dati oggettivi su cui discutere, ma catastrofismo. Vade retro Satana! Non appartiene a me, a noi, e spero che Napoli si svegli in maniera pacata, anche se vedo già processi sommari da Santa Inquisizione”.