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L'editoriale di Chiariello: "JJ fa sempre lo stesso errore! Meret saracinesca, si nasconda chi lo vituperava!"

di Davide Baratto

Nel corso di 'Campania Sport' su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la vittoria del Napoli contro il Genoa nel suo consueto editoriale: "Candelina per Antonio Conte: 150esima vittoria su 220 panchine, ne ha perse solo 23. Uno score incredibile. Il Napoli, missione compiuta: dopo Udine replica a Genova. Partita dai due volti. Primo tempo con il Napoli totalmente padrone del campo: 2-0, potevano essere di più i gol, il torto semmai è non aver chiuso la partita. Nella ripresa cambia tutto: al primo di gioco Meret salva dal gol del Genoa che avrebbe riaperto la partita, ma dopo 5 minuti la riapre lo stesso.

Guardate un po’: lo stesso, ennesimo, classico, storico, sempre in fotocopia, errore di Juan Jesus. Indovinate un po’… Che invece di andare a seguire l’attaccante, si appiattisce sul portiere. Ricordate con Giroud in Champions League? Pari pari: sempre lo stesso errore. Originato da un errore di Anguissa che aveva fatto un primo tempo strepitoso e dominante, nella ripresa ha fatto una serie di errori ed è scomparso dal campo. Insomma, il Napoli da quel momento in poi ha sofferto. Non ha saputo ribaltare l’azione e chiudere la partita, ne ha avute più di una di occasioni per chiudere la gara. Non è stata abbastanza cinico. E il Genoa che a Marassi ci mette tanto cuore, il Genoa di Vieira che non aveva mai perso finora col nuovo allenatore, ebbene ha messo in grande difficoltà il Napoli.

E oggi la saracinesca l’ha calata Alex Meret, che ha fatto parate prodigiose: 4 grandi parate di cui una veramente eccezionale e l’ultima a salvare il Napoli proprio nei minuti finali. I tre punti oggi portano la firma di Meret, non c’è solo Carnesecchi capace di fare la differenza, lo fa anche Alex Meret. Ringrazio Dio per tutti coloro che a Napoli vituperano questo portiere, che dovrebbero andare a nascondersi nelle loro case e camerette a fare un po’ di mea culpa. Ma io vi vengo a prendere ad uno ad uno e lo sapete già. Insomma, tutto bene è quel che finisce bene. Il Napoli fa il 61% di possesso palla, fa 525 passaggi a fronte dei quasi 300 del Genoa, con una precisione del 89% rispetto all’81% del Genoa, i tiri si pareggiano un po’ (12 a 11).

Quel che conta è che il Napoli di Conte oggi nel primo tempo ha accontentato anche i palati fini. Nella ripresa non si capisce perché ha perso campo, non ha tenuto più la partita in pugno, si è fatta aggredire da un buonissimo Genoa che è nettamente più forte dell’Udinese. Vedrete a fine campionato chi arriverà avanti tra le due, io penso che il Genoa nonostante sia fortemente indebolito rimane più forte dell’Udinese che sta calando di rendimento. Corsa a tre, rimane la corsa a tre. Partite agevoli per Inter e Atalanta, ma il Napoli rimane attaccato al treno che conta. Ricordatevi nel ciclismo: i succhiaruote. Chi sono i succhiaruote? Quelli che ti piazzano lo sprint finale dopo essersi attaccati alla ruota dei battistrada. Bene, poiché il calcio è una corsa a tappe, attenzione che Conte come succhiaruote, non è secondo a nessuno”.


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