L'editoriale di Chiariello: "Osimhen sta usando il Galatasaray. Mario Rui? E' vergognoso!"
Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto con il suo consueto editoriale: “Il Napoli aveva messo fuori rosa Osimhen, poi c’è stata un’evoluzione sorprendente che l’ha portato in Turchia. Molto male accolto dalla stella del Galatasaray, Icardi, e molto bene accolto dai creduloni tifosi turchi che l’hanno fatto il loro idolo immediato senza capire che Osimhen sta usando il Galatasaray per fini propri. Quello di non rimanere fermo perché si è fatto fare una clausola che gli permette di salutare a gennaio, ma questo è un mondo del calcio di oggi, un mondo senza etica e fatto d’interessi personali. La passione dei tifosi è diventata qualcosa di ornamentale e in certi casi presa perfino in giro. Vedere quelle scene a Istanbul e leggere quei commenti: ‘Finalmente sei una grande società, di grande livello europeo’ fa sorridere, la Turchia è periferia dell’impero. Se l’Italia non è più la grandeur d’Europa, certamente rientra nelle big 5 leghe europee, la Turchia è periferia.
Il grande Osimhen, uno dei centravanti più forti del mondo, che non avrebbe mai accettato in vita sua un prestito, quando ha visto l’atto di forza del Napoli e vistosi spalle al muro, cosa che non credeva potesse accadere, ha precipitosamente accettato questa soluzione dando perfino al Napoli un’opzione per un anno in più qualora per giugno 2025 non si risolvesse il problema. A proposito avvisate quell’uomo con poco cervello che ha buttato una carriera da straordinario fuoriclasse perché il Padreterno gli ha dato i piedi ma non la testa, tale Antonio Cassano, che va dicendo che ha ragione Osimhen ed ha fatto un favore al Napoli rinnovando. Cassano non sa manco di che parla, perché Osimhen non era in scadenza quest’anno, aveva ancora un anno di contratto. Avvisatelo prima che dica sciocchezza. Detto ciò, questa vicenda si è chiusa nel migliore dei modi. Il Napoli risparmia una decina milioni di stipendio, ha la possibilità di venderlo l’anno prossimo o a gennaio ad un prezzo di mercato oggi più confacente, 80mlm di euro. Questa scimmia sulla spalla di Conte se l’è tolta. Non si potevano far partire le diplomazie. Chiuso il discorso, ciao Victor, ti salutiamo con affetto per quello che ci hai dato in passato non certo per quelli che sono stati i tuoi comportamenti.
Continuo a pensare che i comportamenti di Mario Rui siano esecrabili. Continuo a pensare che Mario Rui non si sta comportando bene. I contratti vanno rispettati, ma va rispettata anche l’etica del calcio. Un calciatore gioca a calcio per giocare a calcio e non per prendersi i soldi e stare a casa. Sapendo di stare fuori dal progetto Napoli, avrebbe dovuto capire che le offerte che il suo procuratore gli ha procurato, ben 6, con addirittura aumento di stipendio come al San Paolo, non si possono rifiutare. Tu offendi i bambini Mario Rui! Perché un bambino sogna di giocare al calcio e di diventare un calciatore di Serie A. Un calciatore che non gli va di giocare al calcio perché pensa solo ai soldi è un giocatore eticamente commendevole. E’ vero che i contratti vanno rispettati, ma se sai che fa fuori rosa, ti offrono di giocare a calcio e ti danno più soldi, dammi una motivazione per la quale devi restare a spese del Napoli senza giocare a pallone. Se fai la professione del calciatore e ami giocare a pallone. E’ vergognoso! E’ come pure avete sempre santificato Demme per attaccare De Laurentiis, anche lui ha rifiutato varie proposte. Erano a ribasso? Ma scusate, se una società valorizza un calciatore, lo vende meglio, ma se un calciatore fa male lo svende? Se uno come Lindstrom viene preso a 30mln perché fa due anni ottimi in Germania e non combina nulla, il Napoli lo dà in prestito sperando che si riapprezzi sperando di poterlo vederlo a 25. E’ la logica del mercato: prestazioni migliori soldi di più, prestazione e soldi di meno. Se un giocatore per due anni non gioca mai perché non deve rimettersi in gioco e abbassarsi lo stipendio? Non lo accetterò mai che questi calciatori di oggi preferiscono guadagnare più soldi e starsene a casa, è una cosa aberrante! E’ contro l’etica del calcio e di chi lavora. Mario Rui ha perfino un’offerta a rialzo, non ha neanche una giustificazione, ha deciso di fare crumiraggio a Napoli!
Spalletti ha rinunciato a sé stesso facendo il famoso gioco all’Italiana, che oggi si chiama 3-5-2. E’ un modo di giocare aggiornato del contropiede di Bearzot, tre passaggi e si va in porta. Ma perché questo gioco vi fa schifo? O bisogna per forza partire dal basso, rischiare l’indicibile, fare 85 palleggi. Mi sono divertito tantissimo con Sarri e Spalletti, ma non esiste che questo sia l’unico modo di giocare. Se oggettivamente siamo più deboli della Francia, ci offriamo agli avversari per farci massacrare? Giochiamo con le armi che abbiamo. Spalletti ha abiurato alle sue convinzioni per venire incontro alle caratteristiche dei giocatori e del calcio italiano, che nei momenti più difficili ha sempre ricorso all’italico contropiede che ha la sua dignità al pari del fraseggio.
Questo discorso mi fa andare ad Antonio Conte. Sarebbe stato un epigono del 3-5-2 perché l’ha fatto vincendo all’Inter. Nella sua carriera ha dimostrato di sapersi adattare alle caratteristiche dei suoi giocatori. Qual è l’allenatore bravo? Quello che impone la sua idea di gioco, fa giocare i calciatori secondo la sua idea di calcio e dà un’impronta alla squadra? E’ sicuramente bravo chi lo fa, ne abbiamo tanti esempi: Sacchi, Sarri, Spalletti, etc. O è bravo l’allenatore che individua le caratteristiche dei suoi giocatori e cerca di esaltarle adattandosi lui ai calciatori stessi che ha. Se ho Maradona e sono un profeta del 4-3-3, posso mai giocarlo con Maradona? Mi devono ricoverare, perché Maradona nel 4-3-3 non ha niente a che vedere. Se ho Maradona parto da lui e gli costruisco intorno il sistema di gioco. Qui non c’è nessun Maradona, che sia chiaro. Ora se Conte vuole fare per forza la difesa a tre, perché ritiene che questo modo di partire dal basso 3-2 sia il modo più confacente e più corretto e col Parma decide di giocare con la difesa staccata dagli altri reparti, con una squadra lunghissima. Il fatto del centrocampo a due che va in inferiorità numerica è una fesseria bella e buona, perché se no l’80% dei club europei avrebbe questo problema. Perché l’80% gioca il 4-2-3-1, con pochissime eccezioni come il Barcellona giocano quasi tutti così e non hanno problemi di organizzazione di gioco ed inferiorità a centrocampo perché le squadre sono corte e compatte, salgono e scendo al tempo stesso. Non hanno spazi lunghi dove gli avversari s’infilano, il Napoli col Parma, così come precedentemente, è lungo. Ma può essere anche una scelta di crescita. Ma adesso che arrivano gli scozzesi, che hanno fatto vedere anche in nazionale di che pasta sono fatti, avendo Anguissa, Lobotka e anche Folorunhso, che è un signor giocatore, finalmente rintegrato nel gruppo, davvero Conte vorrà conservare questo sacrificando giocatori così qualitativi o si adatterà alla qualità che ha e cambierà modo di giocare? Da questa risposta che Conte saprà dare nel tempo, non da Cagliari, può dipendere una stagione bella del Napoli o meno. Perché due posti per cinque di loro sembrano uno schiaffo alla miseria, quando poi dietro non abbiamo tutte queste soluzioni. Per questo giudico il mercato del Napoli da 8, perché ha fatto acquisti importantissimi, però non è completo. Non tanto per le entrate e il mancato arrivo del famoso esterno destro, perché se Di Lorenzo torna a giocare a destra il problema non c’è più, quanto nelle uscite perché ci sono ancora dei giocatori che nel Napoli sono ridondanti. Zerbin, che non si gioca con la difesa a tre non serve; Ngonge non serve perché ne ha troppi davanti. Ha almeno due giocatori che non toccheranno quasi campo ed è un peccato perché specialmente Ngonge è un giocatore di valore. In uscita si doveva completare di più la situazione e forse serviva un centravanti di ricambio di Lukaku, più simile a lui, piuttosto che l’esterno destro che sempre si parla come se Mazzocchi fosse davvero l’ultimo della specie. Abbiate fiducia in Pasqualino, che non avrà un piede definito ma è uno che in campo dà l’anima. E i Giaccherini, gli Sturaro, i Pellé, i Lichtsteiner, con Conte si sono sempre valorizzati. Perché, ricordate, la classe operaria con Conte va in Paradiso”.