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L'ex Castellini difende Meret: "Questi palloni cambiano traiettoria, non è facile!"

di Pierpaolo Matrone

"Chi guarda il Var non ha mai fatto sport: non si può saltare con le braccia unite. Tra un po' i difensori saranno amputati". Così Il Giaguaro Luciano Castellini, per tanti anni portiere del Napoli e poi preparatore dei portieri dell'Inter, ospite di Radio Anch'io sport su rai Radio 1, sulle polemiche Var di ieri sera durante Inter-Napoli.

Meglio Meret o Sommer? "Sono totalmente diversi, Sommer è un portiere con qualità fisiche simili a quelle che avevo anch'io. Io adesso non giocherei più, sono alto solo 1,82, Sommer all'incirca ha la stessa mia altezza. Meret gioca in un posto difficilissimo. Ho giocato tanti anni a Napoli, forse non mi hanno criticato tanto perché ero già anzianotto. Se fa delle buone parate è normale, se fa un piccolo errore lo crocifiggono spesso. Non so se potesse fare meglio ieri sul tiro di Calhanoglu: non era un tiro troppo forte, ma questi palloni sono più leggeri che perdono velocità ma cambiano traiettoria. Non è così facile per i portieri".

Inter e Napoli rimangono le più accreditate al titolo? "Ci metterei anche l'Atalanta, perde pochissimi colpi. È affascinante che ci siano tante squadre in così pochi punti, ma alle fine vincerà chi è più abituato a vincere".

Il ruolo delle outsider: "Sono contento per Palladino e Baroni, cominciano a lasciare una traccia del loro lavoro. L'Atalanta gioca serena e senza pressioni. Però la pressione fa parte dell'avvicinamento alla vittoria: imparare a gestirla è una delle cose fondamentali nel calcio. Quando la pressione aumenta e devi vincere per forza, è lì che si vede la qualità di una squadra".


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