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L’ex Lazio Ballotta: “Sarri non è partito bene, la partita col Napoli è già delicata”

di Francesco Carbone

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Ballotta, allenatore ed ex portiere, fra le tante, di Inter e Lazio. 

"Gollini? Trovare spazio non è facile, penso che Meret abbia dimostrato il suo valore perché gli hanno finalmente dato la possibilità di farlo. Ha potuto ampiamente far capire chi è tra i pali, ha sfruttato l'occasione ma era solo questione di continuità e fiducia.

Lazio? A volte la partenza del campionato può essere positiva o negativa: diciamo che per Sarri non è girata nella maniera giusta. Con il Lecce la partita doveva finire così e non bisognava permettere loro di ribaltarla. Poi ne perdi un'altra con il Genoa e ora hai il Napoli... inizia già a diventare delicata la situazione anche se si è all'inizio. Il tempo necessario per rimediare c'è, però sappiamo come sono gli umori dei tifosi ed è un attimo averli dalla tua parte o contro, bisogna sempre stare attenti.

Su Natan? Per un portiere è importante conoscere i propri compagni e avere un'intesa con la difesa, tra di loro i compagni devono sempre sapere anche i difetti dell'altro, conoscersi per limitare gli errori e parlare per posizionarsi correttamente, oltre a leggere da dietro le situazioni delicate. Insomma c'è bisogno di un buon dialogo da parte di un portiere alla sua difesa.

Inter? Onana aveva fatto benissimo, non so se Sommer sia superiore a lui. Aveva dato grosse garanzie ed è anche grazie a lui se sono arrivati in finale di Champions. Sommer è esperto, ha giocato in grossi club, ma Onana dava qualcosa in più sulla gestione e sul gioco coi piedi, era efficace anche se non bellissimo nel suo modo di parare.

Calcio di Garcia? Penso sia presto, sono i giocatori che vanno in campo e devi dargli degli input che seguano le loro caratteristiche. Siamo agli inizi e non possiamo valutarlo a 360 gradi, ma si può dire che non ha bisogno di modificare chissà cosa e semmai apportare qualcosa strada facendo.

Esultanza per Lukaku mostra la pochezza del nostro calcio? Non direi pochezza: siamo sicuramente inferiori ad alcune squadre di certi campionati ma abbiamo fatto tre finali l'anno scorso, non userei questo termine. Lukaku è stato accolto come un ottimo giocatore e il clima romano è quello, è un giocatore di un certo livello e avrà poca concorrenza, quindi potrebbe rendere molto. Il giocatore se sta bene fa la differenza, non dico che è immarcabile ma il suo apporto lo dà con la testa giusta. La piazza di Roma è questa: arriva un giocatore e ti aspettano in 5mila, stessa cosa credo a Napoli. Più si va al Sud più si sente di più il calcio. Ho vissuto a Roma 6 anni e il problema era sempre l'equilibrio dei giudizi e penso che manchi ancora: dopo una sconfitta vieni messo alla gogna e dopo una partita vinta invece sei un eroe. La Lazio che vinse con me lo Scudetto, trasposta a Milano avrebbe vinto 5-6 Scudetti di fila perché c'è un'altra mentalità".


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