L'ex rossoblù Nervo: "A Napoli non sarà semplice, ma il Bologna ha bisogno di punti"
A '1 Football Club' su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Nervo, ex calciatore del Bologna.
Che gara si aspetta tra Napoli e Bologna? “Andare a giocare a Napoli, nonostante il Bologna abbia disputato un campionato straordinario, non è semplice. Il Napoli ha una squadra di campioni, un pubblico eccezionale. I felsinei, però, se vogliono coronare un sogno, hanno bisogno di punti”.
Che stagione è stata quella del Napoli? Cosa si può salvare? “Dopo lo scorso anno, è normale fosse difficile ripetersi. Ho visto qualche partita degli azzurri, e credo sia mancato il manico. Ci sono state troppe situazioni che sono cambiate. Ciò detto, il Napoli rimane una delle prime tre squadre in Italia per qualità dell’organico”.
Si fanno tanti nomi per la panchina del Napoli, nella prossima stagione. Tra Conte e Pioli, infatti, si è inserito Gasperini. Crede che il tecnico piemontese possa davvero essere più di un’idea per gli azzurri? “E’ un grande tecnico e sta facendo delle cose straordinarie con l’Atalanta. Per questo, è quasi impossibile che vada via da Bergamo. Alla Dea, conta quasi più del presidente. Ha plasmato la squadra con la sua idea di calcio”
Zirkzee partirà o resterà? “Se il Bologna va in Champions, credo rimarrà. Sarebbe un’occasione unica. D’altronde, Bologna è una piazza in cui i calciatori si trovano molto bene, con una società solida. Le pressioni sono molto diverse rispetto a città come Roma, Torino o Milano. C’è solo tanto affetto. Potrebbe essere un punto d’arrivo anziché un trampolino. Ciò detto, se dovessero arrivare offerte irrinunciabili, il club farebbe bene a valutarle”.
Crede che Thiago Motta andrà alla Juventus? “Per me, rimane. È una persona di valore. Ha manifestato in qualche intervista il fatto di trovarsi bene a Bologna. Tuttavia, dipenderà sempre dalla qualificazione dei rossoblù in Champions”.
Perché crede che Kvara abbia riscontrato delle difficoltà in questa stagione? “Kvaratskhelia, dopo un anno in Italia, hanno imparato a conoscerlo. È normale che, quando si preparano le partite, si debba avere un occhio di riguardo per il campione della squadra rivale. Poi, ci sono le annate in cui tutto va bene ed altre più complicate. Il valore del giocatore, però, è indiscutibile. Resto convinto che, in relazione a questa stagione, i ruoli debbano essere rispettati. Il presidente deve fare il presidente, l’allenatore deve fare l’allenatore”.