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La riflessione di D'Agostino: "Dybala devi averlo in una rosa competitiva, se no diventa un peso"

di Davide Baratto

Gaetano D'Agostino, ex calciatore di Udinese e Roma ed oggi allenatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TvPlay. Di seguito un estratto dell'intervista: "Se hai una squadra forte che lotta per lo Scudetto, puoi tenere Dybala che in una rosa competitiva se manca non mi pesa. In una rosa che non è portata per vincere, diventa un problema. E’ un giocatore che fa la differenza in questa Roma e se non puoi prendere qualcun altro, chi te la fa la differenza nel momento in cui non ce l’hai a disposizione?

Contatto con il Real Madrid? E’ andata di me..a. Sono rimasto a Udine (ndr). Saltò tutto con la Juventus a causa di patron Pozzo. Avevo trovato l’accordo con la Juventus, ma loro non trovarono l’intesa con l’Udinese. Ero in ritiro. Quando mi arrivò la chiamata, la prima volta mandai a ca..re Ernesto Bronzetti (consulente Real Madrid). Era un momento in cui non scendevo a fare allenamento pomeridiano, ero arrabbiato con Pozzo. Ero in conflitto con lui, sbagliando. Bronzetti mi chiese se fossi pronto per giocare e se il mio avvocato mi avesse avvertito della trattativa tra Udinese e Real Madrid. Io gli risposi: “Se è uno scherzo e vengo a sapere chi sei…”. Mi assicurò che fosse tutto reale e mi chiese se fossi sposato, apprezzava che tenessi famiglia. Mentre lui parlava, io pensavo alla presentazione e ai palleggi che avrei dovuto fare. Finisco la chiamata con lui, mi chiama il mio legale. Mi spiegò il contratto di cinque anni, ma non me ne fregava nulla dei soldi. Da quello che sono venuto a sapere, la trattativa si è interrotta perché l’Udinese voleva alcuni calciatori della cantera del Real Madrid piuttosto che soldi. Il Real invece voleva dare solo soldi. In una settimana dissi no al Napoli, perché avevo trovato l’accordo con la Juventus; persi la Juve e persi anche il Real Madrid. Nei primi sei mesi all’Udinese, tornavo a casa e non ricordavo i risultati delle partite. Avevo staccato la testa, non ero connesso”.


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