Nazionale a Genova, gara ferma per 30 secondi al 43' e altre iniziative. Mancini: "Speriamo di alleviare il loro dolore"
Roberto Mancini, a margine della conferenza stampa di Italia-Ucraina a Genova, ha parlato ai microfoni di Sky: "Mi hanno chiamato quando è caduto il ponte, inizialmente non capivo quale. Poi mi è sembrata una cosa impossibile. Le iniziative? La Federazione ha sentito l'autorità e il sindaco se avesse potuto portare dei disagi a questa partita, ma in realtà probabilmente allevierà il dolore per il crollo del ponte. I genovesi sono forti, nei momenti difficili, ne usciranno alla grande. La situazione è incredibile e la speranza è che la Nazionale porti gioia. La Federazione ha deciso di seguire e finanziare gli studi dei nove ragazzi rimasti orfani. Ci fermeremo vicino al Ponte Morandi, dove le autorità ci diranno, per essere presenti. Le iniziative sono tante, al 43esimo del primo tempo la partita si fermerà per 30 secondi. Ci saranno 600 sfollati, sono stati invitati, poi la scritta sulla maglia... credo che possa essere una cosa molto bella che ricorderà questa immane tragedia. Speriamo facciano tutto nei prossimi due mesi, Genova ha bisogno di questo ponte, passano milioni di persone, collegava Levante con Ponente".