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Prefetto di Napoli: "Escludo disegno criminale contro i calciatori! Confronto continuo con ADL"

di Pierpaolo Matrone

Nell'ultima settimana prima Juan Jesus e poi Matteo Politano sono stati vittima dei malviventi di Napoli. Il difensore brasiliano ha subito un tentato furto dell'auto, con tanto di geolocalizzatori per pedinarlo. L'esterno offensivo, invece, s'è visto sottrarre l'auto mentre era al ristorante, salvo poi ritrovarla qualche giorno dopo. Ma c'è un disegno criminale contro i calciatori azzurri? Non secondo il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, intervenuto al microfono di Radio Crc: "Gli episodi vanno guardati con attenzione. Escludo in maniera assoluta che ci sia un disegno criminale contro la società sportiva calcio Napoli. A Napoli il calcio è vissuto con amore e gioia. Il Napoli lega molti napoletani che vivono il tifo per la squadra con un senso di comunità.

Tesi di Saviano? Mi attengo ai fatti, ma rispetto le opinioni altrui. Al momento queste evenienze non appaiono. La magistratura e le forze di polizia stanno facendo un ottimo lavoro e pongono continuamente l’attenzione sui fatti che avvengono nella nostra città. Le istituzioni sono pronte ad agire qualora dovesse succedere qualcosa. Le autorità di pubblica sicurezza devono dialogare continuamente con i vertici delle società calcistiche come avviene a Napoli. Parliamo continuamente con De Laurentiis. Non si può né sottovalutare né ingigantire il problema. I fatti devono essere visti per quello che sono.Il calcio, come ho detto prima, è un momento di gioia e di festa e l’attenzione deve essere massima per evitare che ci siano problemi e che certi episodi non accadano. La paura che i fatti accaduti a Milano possano succedere anche a Napoli non deve impedire che il calcio nella nostra città debba essere visto con gioia. Noi ce la metteremo tutta affinchè questi eventi non accadano. Napoli sta migliorando dal punto di vista della sicurezza, ma dobbiamo fare di più. Napoli è diventata oggi più che mai una città attrattiva per i turisti e non solo. Chi viene qui non vuole più andare via.

Caso Juan Jesus? Lo ripeto: le istituzioni sono vicine e guardano con attenzione a ciò che è successo. I giocatori devono essere rassicurati che possono vivere al sicuro così come tutti i napoletani. E’ chiaro: un furto ad un giocatore è visto con maggiore attenzione poiché è un danno d’immagine per lui rispetto a quello di un cittadino qualunque. Non c’è nessun piano , però, che tratti i calciatori diversi da altri cittadini, ma manterremo comunque l’attenzione alta".


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