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Rai, Varriale torna sul tweet al veleno dei 'Rigorini': "Certe situazioni sono sotto gli occhi di tutti"

di Redazione Tutto Napoli.net

In diretta su Radio CRC TARGATO ITALIA, è intervenuto Enrico Varriale, giornalista Rai: “Polemico sui “rigorini”? Certe situazioni sono sotto gli occhi di tutti. Certe situazioni sono sotto gli occhi. Questi che lo fanno poi sono oggetto di notizia. Penso che su certe cose bisognerebbe essere legati tutti sulla realtà del campo, sulle cose si vedono.Io credo che in determinate partite, specialmente quelle che arrivano dopo impegni duri come la Champions, gli episodi siano importanti e se gli episodi sono di un certo tipo non c’è nulla di male a rilevarli. Poi che si faccia polemica sono cose dette viste e riviste. I contatto Dybala Bennacer, Albiol Dzeko e Milik Santon?  Credo che siano tre non rigori presi, dopodiché ci sono alcune decisioni che vengono prese e che siano prese nonstante la VAR che dovrebbe garantire una maggiore oggettività. VAR spenta? No. Secondo me non è spenta. Come tutte le cose nuove non è semplice farle applicare specialmente da chi queste cose deve metterle in pratica. La VAR è cominciata l’anno scorso in via sperimentale e quest’anno c’è ancora e si sta evolvendo piano piano. Credo che ci sarà ancora nonostante tutte le resistenze. A parte questo la difficoltà principale è l’interpretazione di alcuni episodi che può creare qualche difficoltà. Io credo che la VAR debba essere criterio di oggettività. Tutte le idee sono buone, anche quella di Cairo. Il discorso è che è talmente evidente e chiaro che il vantaggio che ti viene dato dalla possibilità di vederlo con tredici telecamere che non utilizzarlo soprattutto nei casi dubbi sarebbe sbagliato, poi è ovvio che decide l’arbitro. Qual è per me la soluzione miglior per far sì che lo scudetto della Juve non abbia ombre? Allora la verità è che qui bisogna ragionare sul VAR non legandosi a situazioni del campionato italiano. Il VAR deve interessare il mondo del calcio come fenomeno mondiale.  Serve come ausilio e supporto all'arbitro. L’arbitro decide così dopo che tutto il mondo ha deciso in un determinato modo. Quale può essere l’ovvietà. Il discorso è aperto. C’è chi dice che dare la facoltà ai campionati di chiamare un challenge per tempo, possa essere un discorso. Se per me arbitri e VAR decidono in totale sintonia, sarebbe la cosa migliore. La scorsa stagione quando il VAR fu applicato in fase continuativa si erano ridotte le proteste, i cartellini gialli e scene di dieci giocatori davanti all'arbitro. Sarà inevitabile che si arriverà a questo. È il futuro”.


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