Rocchi a Open VAR: "Rosso a Reijnders corretto. Colpo di Douglas Luiz? Non è fortuito"
Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri di Serie A e B, è intervenuto a 'Open VAR' su Dazn. L'intervento è andato in onda dopo Roma-Inter di questa sera, ma è stato registrato prima della partita: per questo non vi è alcun riferimento alla gara giocata all'Olimpico.
Si parte proprio dall'espulsione di Tijjani Reijnders in Milan-Udinese di ieri pomeriggio: "Se avete sentito un po' di dubbi nelle discussioni del VAR non è sui parametri del DOGSO, che ci sono tutti, ma sul fallo. Reijnders ha un comportamento naturale, però le gambe si incrociano: ci sentiamo di supportare la decisione del campo. Poi una volta che fischi sul DOGSO e quindi sul rosso non ci sono dubbi. Si può discutere sul fallo, però rivedendo le immagini il contatto c'è".
La discussione si sposta sul mancato giallo a Touré per fallo su Chukwueze: "È una decisione sbagliata, qui l'ammonizione è dovuta. È il classico step on foot, non è oltre misura perché il giocatore rischia di farsi male dopo un movimento da solo. Però il giallo manca e il VAR non può suggerire un'ammonizione. Il protocollo non lo prevede".
Il gol annullato a Kabasele nel finale: "Sostanzialmente, è molto semplice il ragionamento. Qua il giocatore dell'Udinese è, seppur di pochissimo, in fuorigioco. Tenta di giocare il pallone davanti all'avversario ed è sanzionabile. Molti si chiedono perché l'arbitro sia andato al monitor: perché è una decisione soggettiva se l'impatto (su Thiaw, ndr) sia reale o meno. È evidente che lo sia, ma andava rispettato il protocollo. È una situazione al limite, la posizione di fuorigioco la percepisci solo attraverso la tecnologia".
In conclusione, il colpo di Douglas Luiz su Patric, a palla lontana, non sanzionato: "Non è fortuito e non ci piacciono certi comportamenti, se fosse stato espulso nessuno avrebbe detto niente per questo. Qualche settimana fa era successa una cosa del genere in Juventus-Empoli, avevamo seguito la decisione del campo: capisco la velocità della decisione, perché il VAR non punisce il gesto di per sé ma va sull'entità del colpo. Posso capirlo, ma è un comportamento che a noi non piace e ribadisco alle società di far presente ai giocatori che certi comportamenti non c'entrano nulla. Non è un colpo così forte, altrimenti parlerei di errore: però è comunque un gesto che non ci piace. Manca sicuramente un giallo, non mi sarei scandalizzato se ci fosse stato un cartellino rosso. Il non intervento VAR dipende dal fatto che si dovesse trovare qualcosa di ancora più importanza: è l'unica valutazione che hanno fatto".