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Sarri a Sky: "Zielinski può diventare un fuoriclasse, spero di poter lavorare con questi giovani per tre anni. Su Hamsik, fatturati e Maradona..."

di Redazione Tutto Napoli.net

Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Sky Sport, per commentare la vittoria conquistata contro il Pescara: "Maradona? Non si può invitare a Napoli, lui qui deve e può andare dove vuole. Lui è stato l'emblema di una città, immagino in quale delirio di impegni possa entrare quando arriva a Napoli. Lui non ha bisogno di inviti, sarebbe giusto dargli le chiavi dello Stadio, del Comune e della città. Ha rappresentato e rappresenta una città, probabilmente il monumento più rappresentativo è proprio Maradona. Queste sono partite normali, difficoltà iniziali con questo tipo di squadre non succedono solo a noi. Grande sforzo e pressione alta da parte loro, sono partite dove gli avversari alla lunga vanno a calare e ti concedono qualcosa. Abbiamo macinato bene e creato tantissimo, mi dispiace aver subito gol in una partita dove non abbiamo concesso praticamente niente. Nonostante le difficoltà preventivabili del primo tempo, abbiamo fatto una buona prestazione.

Il Napoli dal punto di vista economico, in questo momento storico, non può competere con le top in Europa. L'unica strada percorribile deve essere prendere dei giovani sperando che diventino dei top. La differenza di fatturato con le top è troppo grande per poter pensare di andare a Barcellona e prendere Messi. L'unica modo per rimanere competitivi è prendere buoni giocatori, possibilmente giovani, sperando che possano diventare ottimi giocatori, magari diventino campioni. Fuoriclasse è un po' difficile, anche se noi abbiamo qualcuno che può diventare anche un fuoriclasse. Io penso che un allenatore possa far diventare un giocatore un buon giocatore, fuoriclasse dipende dalle mamme.

Zielinski ed Hamsik? In questo caso la mamma e diciamo anche il babbo... Sono giocatori dalle qualità non comuni. Marek credo sia un fuoriclasse, Zielinski ha le caratteristiche per diventarlo, gli manca un pizzico di personalità. In fase offensiva si, ma in fase difensiva devono migliorare tutti e due. Fossi in Jorginho sarei sempre un po' preoccupato a giocare con tutti e due, sono entrambi di grande propensione offensiva.

La priorità del momento? Per mentalità, venendo da categorie piu basse, secondo me il miglioramento viene dal lavoro. Poi ci sono delle società che si possono permettere tantissimo. Noi siamo una delle poche società di livello europeo ancora in mano ad una famiglia e non in mano ad una multinazionale, cinese o europea. Il presidente credo che faccia anche troppo, competere con certe realtà è quasi impossibile. Mi piace continuare a lavorare con questi ragazzi, ci sono giovani come Milik, Diawara, Zielinski, Hysaj, Rog, tutti ragazzi che hanno ampi margini di miglioramento. Magari la certezza di averli per due-tre anni consecutivi".


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