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Tacconi suona l'allarme: "Calcio di oggi noioso, Juventus-Napoli è stata una palla!"

di Pierpaolo Matrone

Stefano Tacconi è riuscito a superare l'ischemia cerebrale che lo aveva colpito ed è tornato a vivere al fianco della moglie e dei suoi 4 figli. In un'intervista a La Repubblica ha raccontato di non vedersi come commentatore tv di calcio: "Mi conosco, è per quello che ho lasciato questo mondo, tranne giocare con le Legends della Juventus. Mi sono pure rotto 4 costole per l'istinto di tuffarmi come quando avevo 30 anni".

In che senso si conosce? "Se avessi allenato Antonio Cassano e Mario Balotelli li avrei presi a calci in culo non so fino a dove. Da dirigente a quelli come Tacconi avrei detto di fumare e bere meno. Che poi è quello che mi dicono Laurea e Andrea, i miei dirigenti".

Non si vede bene a parlare in tv? "Sarei troppo scomodo. Ma li vedete? Sono tutti paludati, inquadrati, anche Adani. Fanno filosofia, ma il calcio è arte, anche se c'è ben poco di artistico da commentare".

Non le piace il calcio di oggi? "È di una noia mortale. Sono tornato allo stadio per Juve-Napoli: una palla. Noi portieri eravamo dei pazzi, adesso sono tutti a modino e giocano con i piedi. Io appena avevo la palla la tiravo più lontano che potevo".


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