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Venezia, furia Di Francesco: "Mani Sverko non così evidente. Arbitraggio tutto pro Inter"

di Antonio Noto

Il tecnico del Venezia, Eusebio Di Francesco, ha parlato ai microfoni di Dazn nel corso del postpartita della sfida che i lagunari hanno perso a San Siro contro l'Inter: "Come ho vissuto i minuti finali? Non penso sia così evidente come descritto da voi, non ce ne gira bene una, ma non voglio discutere l'episodio se dite che il regolamento dice così. Voglio parlare più della gestione generale della gara, che è stata dall'altra parte per tutta la gara. Ma voglio parlare dei miei ragazzi, che hanno sì rischiato qualcosina, ma hanno anche creato 3-4 palle gol non concretizzate. Alla fine ci sta che l'Inter ti segni. Ci saremmo meritati quel gol, anche negli ultimi secondi non abbiamo buttato via la palla, abbiamo messo l'Inter nella sua metà campo. Ci teniamo l'ottima gara, peccato per il risultato".

Avete concesso troppe transizioni all'Inter?
"Puoi essere bravo quanto ti pare, ma penso che questa sia la più grande qualità dell'Inter. O abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio, o nelle transizioni dove cercavamo l'anticipo o gli davamo troppo facilmente la profondità. Avevo messo in conto che questi rischi ci potessero essere. Non abbiamo marcato bene sul gol, o accorciato bene con il quinto su Dimarco per esempio. Abbiamo fatto una buona gara, ma con troppa timidezza".

Stankovic è stato protagonista. Cos'ha di particolare? Cos'ha del padre?
"Ha la tranquillità di un giovane. Oggi ha fatto la miglior gara da quando è qui, al di là delle parate. Ha dato sicurezza anche con i piedi e nelle uscite. A volte si ha fretta nell'uscire e rilanciare, ma siamo una squadra che sta andando in una certa direzione. Del padre in questo momento ha il nome (ride, n.d.r.)".


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