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VIDEO - L’editoriale di Chiariello: "Chi ama il calcio, oggi non può non tifare Napoli per tre motivi”

di Antonio Noto

Nel corso di 'Campania Sport' su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto con il suo consueto editoriale: "Oggi non ci si può non definire simpatizzanti del Napoli, qualsiasi fede calcistica uno abbia o abbracci. E’ un dato oggettivo: chi ama il calcio oggi non può non tifare Napoli. Per tre ordini di motivi: Il primo: la diversità e la ricchezza, dopo anni di dominio delle strisciate Juventus, Inter e Milan. Tiriamo via questa scaramanzia! Per l’amor del cielo, mani sul manubrio, giochiamole tutte, nessuno abbassi la guardia, ma solo il termine inseguitrici fa ridere. Dopo il gol da fuoriclasse di Kvara, crollano Inter e Roma, con suicidio di nervi di Kumbulla che la lascia la squadra in dieci per tanto tempo; la Lazio, senza Immobile, è spuntatissima e non riesce a vincere; restano da attendere Juventus e Milan, con i bianconeri che rischiano con la norma-stipendi. Vincendo con la Samp la Juve + sempre a -15. Il secondo motivo è che chi ama il calcio ama la bellezza, e questo Napoli non vince e convince ma è qualcosa di più. E’ poesia, forza, organizzazione, voglia, freschezza... E' un cocktail straordinario di valori di calcio all'avanguardia, europeo, Il Napoli non sa cosa significa difendersi nella propria area di rigore. Gioca sempre cercando di prendere alla gola l'avversario, con sistematicità, organizzazione e qualità. Il terzo motivo: questa è la vittoria di un manifesto ideologico, che si chiama calcio sostenibile. Chi ama il calcio ha salutato con grande gioia l'uscita del PSG dalla Champions League, perché l'arroganza dei soldi non fa vittorie. Il calcio di chi in questi anni ha fatto doping amministrativo, per me l'Inter di Conte quello rimane. Una squadra che presa da un presunto magnate 160mln di debiti e viene portata a 881mln di debiti non è un modello perseguibile. Stendiamo un velo pietoso sulla Juventus da Ronaldo in poi. Gli sceicchi, che si tratti di PSG o City, non hanno ancora vinto una Champions nonostante i soldi spesi. Gli americani del Chelsea, dopo aver speso 600mln, non andranno neanche in Champions quest’anno. Il Napoli fa calcio sostenibile, come il Milan dell'anno scorso. Lo Scudetto di quest'anno è il manifesto ideologico di tutti, che mette a tacere tutti coloro miopi che non hanno capito la bontà della gestione De Laurentiis. Questa finalmente, paga e va all'incasso. Ferlaino ci ha messo 18 anni e un Maradona nel motore per vincere il primo scudetto. Qui stiamo parlando di 16 anni, perché i primi 3 sono stati di Serie C e Serie B. Dove si è coniugato l’economicità con la competitività e addirittura con il rafforzamento. Alle volte la competenza, la buona gestione, il rispetto delle regole e le idee valgono di più dei miliardari sciocchi.

Quello che mi piacerebbe e che De Laurentiis facesse uno step in avanti, che si chiama calcio sociale. Non tocca a lui, ma lui può dare tanto. Questo significa attenzione ai disabili allo stadio, anche loro hanno diritto alla festa e a godere di questo Napoli. L’attenzione verso il territorio, l’apertura verso le scuole calcio sane e i club azzurri sani, so che c’è stata un’apertura a Caserta. Ma soprattutto ridiamo il Maradona ai propri tifosi. Vedere bambini che devono consegnare all’ingresso le proprie bandierine mi piange il cuore. Chi parla in maniera intellettualistica di uno stadio-teatro non conosce il calcio, lo stadio è passione che non si può ammazzare con i divieti ma con il dialogo. Chiudo con una citazione del radiocronista Rai Francesco Repice: ‘Il pallone è l’estensione del suo pensiero, il pallone è un amico fedele del numero 77. L’astronave azzurra ha preso la sua rotta presso le stelle’”.


da Youtube


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