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VIDEO - L’editoriale di Chiariello: “Spalletti pensaci! Il tanto amore non si butta nel gabinetto per orgoglio”

di Antonio Noto

Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto con il suo consueto editoriale: “Non so voi come la pensiate, ma io anche oggi ho sentito le vibrazioni e la grande magia. Questa stagione è infinita, sono feste che durano da oltre un mese e forse finiranno il 4 giugno. Il Napoli strapazza l’Inter, finalista europea, per incipienza dei nerazzurri stessi. Perché un calciatore ormai navigato come Gagliardini, che viene graziato dall’arbitro Marinelli dopo 23’, ne fa un’altra delle sue al 40’ e l’Inter gioca per più di un tempo in dieci uomini. Il Napoli aveva anche raddoppiato, ma Marinelli, ancora una volta un errore clamoroso, annulla per un fallo di Zielinski considerato fallo. Nonostante ciò, il Napoli ha dimostrato che i campioni dell’Italia siamo noi col gioco, col pubblico, con l’entusiasmo e l’intelligenza.

E’ vero, siamo una città di pazzi. Una città dove si vince dopo 33 anni e siamo capaci di creare polemiche al calor bianco. Devo dire che stavolta non è colpa della stampa cattiva e inciuciona e del pubblico che gioca a fare il presidente o l’allenatore, la responsabilità sta proprio nei protagonisti. Perché la mancanza di chiarezza nelle parole di Spalletti e De Laurentiis non fa bene a questa situazione. Parleranno più avanti, si chiede di aspettare ed è il momento del silenzio e del tacere. Purtroppo si parla in troppi. Spalletti ha chiarito che non ha altre offerte e non ha penali nel suo contratto, che non ha chiesto aumenti di stipendio, sono tutte falsità scritte dai giornali e dai siti. Però non ha chiarito se rimane a Napoli e se rispetta il contratto. Si dimentica proprio questo aspetto: lui ha un contratto, quando ha firmato col Napoli e stava a casa e non trovava estimatori per la fama di rompiscatole che si era fatto per le vicende Totti e Icardi. Me è un grandissimo allenatore e De Laurentiis ha avuto il pregio di andarlo a chiamare, gli ha offerto un biennale ricco, non ricchissimo, con opzione per il terzo anno. Ovviamente vincendo lo scudetto il Napoli ha esercitato l’opzione, ma scusate i contratti valgono solo per gli atleti e gli allenatori o anche le società? Il tempo delle parole ci sarà, De Laurentiis sta organizzando i ritiri, la spedizione di Corea, il campionato non è finito ed è già partita la fibrillazione. A me pare che ci sia una crisi di nervi, un corto circuito generale, la paura che il giocattolo si rompi è da parte di tutti. Questo circuito lo può spezzare solo De Laurentiis, dalle mie informazioni so che Spalletti non vuole rinnovare per più anni. Il presidente vorrebbe tenerlo per più anni, da qui le dichiarazioni sul tarpare le ali. Io ci andrei calmo con i giudizi, ma la lezione dell’anno scorso non vi è bastata? Non sapete attendere e aspettare prima di giudicare. So solo che se Spalletti fa il ragionamento che hanno fatto Conte con la Juve e Sarri con il Napoli fa un errore clamoroso. Perché Conte disse che non si poteva andare in un ristorante di lusso con pochi soldi in tasca, riferito alla Champions. Lasciò la Juve a arrivò Allegri, che non era amato dal popolo juventino, ma che ha vinto 5 campionati e disputato 2 finali di Champions dimostrando che Conte aveva torto. Sarri, invece, aveva perfettamente ragione quando disse di volere un contratto per farlo diventare ricco, dopo andò al Chelsea, e che non sapeva se la squadra poteva fare qualcosa di meglio e poteva essere rafforzata. Fu buon profeta, perché Ancelotti e Gattuso hanno fallito con quella squadra. Spalletti l’ha rivitalizzata sfiorando un titolo che poi ha perso. C’è voluta una rivoluzione per arrivare oltre ogni più rosea previsione.

Ora però la Juventus viene esclusa dalle coppe, ci sarà una sentenza afflittiva per buttarla fuori dalle coppe. Partirà con il prossimo campionato, con assoluta possibilità, con un’altra penalizzazione. In questo clima la Juve, che ha tanti debiti, dovrà rifondarsi e quindi è out per la corsa al titolo. L’Inter è giunta al capolinea con una squadra anziana e tanti debiti, il Milan ha un budget limitato di 50mln che non può bastare per i 10 partenti, le romane devono fare una colletta per arrivare a fine mese, la Fiorentina di Commisso è una società che vende più che acquistare. Il Napoli può aprire un ciclo, perché che rimanga o vada via qualcuno di questi eroi, avrà tanti di quei fiumi da investire su una base solida che Spalletti può davvero scrivere la storia. Quindi ci pensi attentamente. Io so solo una cosa: con l’Inter abbiamo visto un capitano strepitoso, simbolo di questa squadra, che è andata ad abbracciare Spalletti a nome della squadra. Il popolo ti ama, tanto amore non si butta nel gabinetto per l’orgoglio: pensaci!”


da Youtube


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