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Messico-Croazia 0-1

di D. Locoratolo
Basta un rigore di Blanco al Messico per battere la Croazia, nella partita che inaugura il gruppo G, quello dell'Italia. Tre punti d'oro per la squadra di Aguirre, capace di addomesticare i croati senza poi neanche tanto esagerare. La prima frazione di gioco non offre particolari spunti. L'unica vera occasione la propone il Messico con Borgetti che a tu per tu con Pletikosa spedisce a lato. I croati sono troppo lenti in fase di manovra per impensierire un Messico per nulla trascendentale. Per la squadra che fu di Boban, l'unica arma è il contropiede, quasi sempre innescata da Jarni che è il vero propulsore. La formazione a scacchi bianchi e rossi non sfrutta come dovrebbe la fascia destra dove Mercado mostra qualche limite. Meglio il Messico che, con il passare dei minuti, a passo ridotto si avvicina spesso all'area croata, grazie alla mobilità di Cuauthemoc Blanco. Jozic nella ripresa toglie Prosinecki preferendogli Rapaic che viene schierato sulla sinistra. L'ex perugino regala brio e potenza alla Croazia e nello spazio di pochi minuti crea due chiare occasioni da gol. Ma basta poco al Messico per ritrovare il suo assetto. Il picco della gara si verifica al 14', allorché Blanco viene liberato in area da un geniale colpo di tacco di Borgetti e viene falciato da Zivkovic: rigore per il Messico (segnato dallo stesso Blanco) ed espulsione per il difensore croato. La doppia decisione dell'arbitro cinese Jun Lu cambia faccia alla partita. Il Messico rallenta il ritmo e riparte sfruttando la superiorità numerica, anche se è Simunic a sfiorare il gol del pareggio, negato da una prodezza del portiere messicano Perez.
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