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Tante emozioni tra Serbia e Svizzera: la spuntano gli elvetici che volano agli ottavi

di Antonio Noto

Finisce con il punteggio di 2-3 la rocambolesca sfida Serbia-Svizzera. Gli elvetici si qualificano per gli ottavi di finale.

Spettacolo nei primi 45'
Ti aspetti la Serbia sparagnina sin da subito, la prima grande chance però è della Svizzera ed arriva in venti secondi: muro di Milinkovic-Savic su Embolo, il portiere del Toro si ripete poi sulla ribattuta di Xhaka. Passata la paura, ecco la reazione di Vlahovic (alla prima da titolare a un Mondiale) e compagni: prima Milenkovic di testa manda alto di poco, poi il mancino di Zivkovic fa tremare la porta di Kobel, salvato dal palo e dalla scarsa reattività di Mitrovic. Gol sbagliato, gol subito: sul fronte opposto il torinista Rodriguez conduce la ripartenza svizzera sublimata da Shaqiri. Come in una replica di 4 anni fa, esulta a mo' di sfogo, portandosi il dito alla bocca (stavolta niente aquila albanese) come dedica ai tanti serbi presenti che l'hanno fischiato sin dall'inizio. La squadra di Stojkovic tira fuori l'orgoglio e riacciuffa subito il pareggio: dopo l'errore di inizio match, Mitrovic corregge di testa il cross morbido di Tadic e fa 1-1. Rischiato il nuovo svantaggio, ancora Shaqiri, la Serbia la ribalta nell'arco di pochi minuti: Vlahovic firma il primo gol ai Mondiali nella sua carriera e il 2-1 serbo. Finita lì? Neanche per scherzo: appena prima dell'intervallo arriva il nuovo pareggio, con Embolo che in spaccata corregge in rete il cross di Widmer e manda le due squadre negli spogliatoi, dopo un gran primo tempo, sul 2-2.

Freuler stende la Serbia
Le emozioni non si interrompono all'intervallo: passano tre minuti nella ripresa ed arriva un altro gol. Lo segna Freuler, che raccoglie la sponda di Vargas e conclude una bella azione scaricando in rete con potenza di mancino. Poco dopo la squadra di Yakin ha la chance per il poker, sprecata da Embolo (era in sospetto fuorigioco). Dopo un'ora scarsa finisce la partita di Vlahovic, rimpiazzato da Jovic, all'esordio in questo Mondiale. A metà secondo tempo divampano le proteste serbe, chiesto un fallo di Schar su Mitrovic in area, non è dello stesso avviso l'arbitro argentino Rapallini. Finisce in anticipo anche la gara del laziale Milinkovic-Savic, che non prende bene la scelta del suo ct Stojkovic. La selezione mitteleuropea smette di premere una volta arrivata al vantaggio, concentrandosi sul chiudere ogni varco possibile in fase difensiva. Più i minuti passano, più cresce il nervosismo nella squadra serba, come testimonia il testa-a-testa tra Mitrovic e l'arbitro. Con una punizione potente Akanji regala l'illusione ottica del poker ai tifosi elvetici, che hanno un'altra succosa occasione appena prima del recupero sul destro di Fassnacht, murato in uscita dal Milinkovic-Savic granata. La Serbia non ha forza per reagire, la Svizzera gioca con il cronometro fino al triplice fischio. A metà recupero scintille Xhaka-Milenkovic, per poco non si scatena una rissa. Il girone degli elvetici finisce con la seconda vittoria in tre partite, un 3-2 che significa aggancio al grande Brasile (sconfitto dal Camerun), anche se la differenza reti non consente di andare oltre al 2° posto per Yakin e i suoi.


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