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De Luca: “Toni eccessivi verso Salvini? Se analizziamo i suoi contro i napoletani...”

di Redazione Tutto Napoli.net

Vincenzo De Luca non ci sta. Dopo l'attacco di Salvini, al quale è arrivata pronta la risposta del Governatore della Campania, quest'ultimo è stato stuzzicato da una giornalista proprio in merito alle parole utilizzate contro il senatore leghista. La risposta di De Luca non si è fatta attendere: "Esagerato contro Salvini? Credo proprio di no. Se dovessimo fare l’esame dei toni utilizzati da alcuni esponenti politici contro i meridionali e contro i napoletani, potremmo parlare per un anno intero. Mi sono limitato a fare delle osservazioni estremamente ragionevoli. Se tu strumentalizzi una festa che fanno gli sportivi a mezzanotte, dopo che hai organizzato tu 10 giorni prima una manifestazione in violazione di tutte le norme di sicurezza, un motivo elementare di coerenza e di correttezza ti dovrebbe spingere a tacere – continua – Non è possibile tollerare strumentalizzazioni. Se si fa una festa in piazza tra tifosi, che c’entra la Regione? Non c’entra assolutamente niente. Il tempo di questo sciacallaggio e di questa demagogia è finito. E soprattutto è finito in Campania, perché oggi la Campania cammina a testa alta in Italia. Ho ricordato a tutti che siamo persone civili, se avessimo dovuto fare demagogia rispetto a quello che è successo in Lombardia avremmo dovuto usare parole di fuoco. Rivendico semplicemente il rispetto della verità e dei fatti, nessuna demagogia. I fatti sono che la Campania ha retto. Abbiamo fatto uno sforzo enorme, siamo partiti quindici giorni prima rispetto agli altri, abbiamo chiuso quando nel resto d'Italia si apriba e si brindava, abbiamo combattuto con le mani nude.

Salvini Omosessuale? Ma perchè dite queste stupidaggini! In politica c’è un fattore che si chiama il fattore C, che è il fattore della fortuna. ‘Usurato’ significa che nel giro di un anno hai perduto il 10% dei voti dalle elezioni europee a oggi. Tutte queste interpretazioni mitico-allegoriche appartengono a chi le fa, non a me".


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