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Clamoroso Nigeria: bloccata 12 ore in aeroporto abbandonato in Libia. Troost-Ekong: "Non giocheremo"

di Arturo Minervini

La Nigeria si rifiuterà di giocare domani contro la Libia. Lo ha annunciato il capitano delle Super Eagles, William Troost-Ekong, in un lungo thread pubblicato su Twitter. La nazionale ha viaggiato ieri verso Bengasi, dove si disputerà la sfida della quarta giornata di qualificazioni alla Coppa d'Africa, quando il governo libico ha inaspettatamente revocato l'autorizzazione all'atterraggio. Senza preavviso, l'aereo è stato dirottato verso un aeroporto diverso, privo delle strutture necessarie per ospitare la squadra, lasciandola bloccata senza cibo, acqua o collegamenti telefonici.

"Come capitano, insieme alla squadra, abbiamo deciso che NON giocheremo a questa partita. La CAF dovrebbe esaminare il rapporto e cosa sta succedendo qui. Anche se decidessero di consentire questo tipo di comportamento, lasceremo i tre punti. Non accetteremo di andare oltre, non è sicuro. Possiamo solo immaginare come sarebbero l'hotel o il cibo...".

Il pilota tunisino, che ha dovuto fare una deviazione all'ultimo minuto, ha affermato di non aver mai sperimentato nulla di simile prima. Troost-Ekong ha spiegato: "All'arrivo il pilota ha cercato di trovare un hotel nelle vicinanze per riposare con il suo equipaggio, ma gli è stato negato l'alloggio per ordine del governo. Ora sono tornati a dormire sull'aereo, che è parcheggiato all'aeroporto".

Nei suoi post, Troost-Ekong ha chiesto un intervento immediato del governo nigeriano per garantire la sicurezza della squadra e ha chiesto alla Confederazione africana di calcio (CAF) di indagare sulla situazione. A quanto pare, questa vicenda sarebbe una sorta di "vendetta" della Federcalcio libica, che avrebbe lamentato lo stesso trattamento a settembre, quando giocò in Nigeria: l'aereo, che sarebbe dovuto atterrare a Lagos, fu dirottato a Port Harcourt solo tre ore prima dell'arrivo.


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