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Focus Allegri-Sarri: così simili, così diversi e vittime dello stesso paradosso

di Redazione Tutto Napoli.net
Fonte: Tuttomercatoweb

Così toscani, così diversi. Maurizio Sarri, capolista con la sigaretta, nasce a Napoli ma cresce nel Valdarno, a pochi chilometri da Firenze. Massimiliano Allegri, inseguitore dei record in giacca e cravatta, è invece uomo di scoglio. Due veraci e sinceri, genuini e sinceri. Che hanno dentro l'animo del toscano, che di peli sulla lingua ne ha pochi e che non si risparmia certo staffilate. Alla proprietà, alla dirigenza, ai giocatori. Hanno storie profondamente diverse ma entrambi hanno fatto la gavetta nella Toscana della provincia. Agliana per Allegri, da Stia in poi per Sarri. Ed è dai campi con sparuti spettatori, con la polvere che si alza e con l'erba che latita, che iniziano le carriere da allenatori. Da giocatori, storie opposte. Allegri è dieci genio e sregolatezza, Sarri vede il pallone dalla panchina e lo studia mentre di giorno fa il bancario. I conti tornano, poi, per entrambi. Gavetta e sudore, fatica alla toscana, allo scoglio o di campagna, sono ora a giocarsi quella che di fatto è la partita dell'anno. Tatticamente, amano entrambi il trequartista ed il paradigma è che nessuno dei due, in stagione, lo può schierare. Perché non c'è, perché sarebbe adattato, o perché quello in rosa non ha reso come sperato. Sicchè hanno fatto, entrambi, di necessità virtù. Imparando dagli errori di inizio stagione, diventando i due a giocarsi di fatto lo Scudetto. Da toscani, così uguali ma così diversi.


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