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Il nervosismo di Conte e il nuovo scenario col ritorno di Kvaratskhelia

di Fabio Tarantino
Fonte: di Antonio Gaito per TMW

Il Napoli tiene altissimo il ritmo ed a due gare dalla fine del girone d'andata può potenzialmente girare ben oltre i 40 punti. Straordinari in particolare i numeri in trasferta: con la vittoria di Genova sono tre i successi consecutivi fuori casa e ben otto gare esterne senza sconfitte, come nell'anno dello Scudetto, eppure alla ripresa il clima sarà piuttosto teso. Il secondo tempo disastroso di sabato, dopo un primo tempo invece di spallettiana memoria, ha provocato la reazione di Antonio Conte e lasciato una certa tensione che potrà permettere al gruppo di arrivare con la spina attaccata - parafrasando le parole del tecnico - all'ultima gara del 2024 al Maradona contro il Venezia. Conte ha concesso due giorni liberi alla squadra, s'è rilassato in famiglia a Torino, come mostrato anche sui social, e domani è già fissata la ripresa a Castel Volturno prima di fermarsi solo per il giorno di Natale. E sarà l'occasione per tornare su quanto accaduto nel secondo tempo, a parole ma anche col lavoro in campo.

Lo step ulteriore
Conte tornerà sul secondo tempo, come già fatto negli spogliatoi nel post-partita, prima di sfogarsi alle tv ed in conferenza stampa: "E' stato il primo tempo forse migliore da quando sono qui. Non c'era partita, il monito era di non farli rientrare in partita ed invece il secondo tempo è stato passivo. Abbiamo concesso un tiro dopo un minuto e poi il gol ha riacceso lo stadio. Dobbiamo difendere attaccando e non diventando passivi ed essere impauriti per non so cosa. Il secondo tempo ha deluso me e penso anche i ragazzi. Non fa parte della mia mentalità staccare così la spina. Sono arrabbiato, i ragazzi lo sanno", le parole durissime nel post-partita che dovranno portare ad un ulteriore step di crescita nel non abbassarsi e non staccare la spina, come successo già pericolosamente anche in altre uscite.

Le scelte (più) offensive
Da perfezionare indubbiamente la mentalità e la continuità nella stessa partita, senza cali di tensione, ma probabilmente si aprirà una riflessione anche su alcune scelte ed individualità nella seconda parte delle gare. Antonio Conte dal canto suo può contribuire ad un Napoli costantemente nella metà campo offensiva, anche quando ampiamente avanti nel punteggio, con impulsi diversi dalla panchina. Il ritorno di Kvaratskhelia a pieno regime, ad esempio, riapre infatti il dualismo con Neres, devastante ed incisivo sia ad Udine che a Genova e difficile a questo punto da rimettere in panchina. Non è escluso inizi (a furor di popolo) il ballottaggio anche con Politano (rimasto in campo ad esempio a Genova, da quinto di difesa, per poi lasciare il posto a Spinazzola nell'assedio finale). Un segnale diverso, in casa col Venezia, non è da escludere.


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