Italia, Mancini: "Allan? Non ne abbiamo mai parlato. Insigne? Ieri gol alla Del Piero, ma col Liverpool più importante..."
Il selezionatore azzurro Roberto Mancini è intervenuto in conferenza stampa a presentazione del ritiro di Coverciano per le gare contro Ucraina e Polonia.
Sul 2009, in ballottaggio alla Roma per Mancini e Ranieri. "Non mi ricordo cosa successe quel pomeriggio. Non ho mai avuto nessun tipo di contatto, che se ne parlasse sì".
Su Genova. "Importante giocarla a Genova, speriamo di portare 24 ore di gioia, che le persone che hanno subito questa tragedia possano svagarsi un attimo".
Su Insigne. "I gol sono tutti belli, quello di ieri è uno classico dei suoi, un po' alla Del Piero. Ma è più importante quello con il Liverpool... le preparazioni alle partite sono tutte uguali, si conoscono gli avversari, sia fosse amichevole che Nations League":
Su Piccini. "Penso che sia meglio giochi all'estero, almeno gioca. Ha avuto esperienze diverse, sta facendo bene e lo seguiamo da tempo, per quello lo abbiamo chiamato. Può avere un futuro importante, gioca in Champions League, quasi sempre".
Sul rapporto con i propri colleghi. "Noi cerchiamo di avere rispetto per giocatori e squadre di club, oltre che con i dirigenti. Non abbiamo nessun tipo di problema".
Sulla simulazione di Chiesa con l'Atalanta. "Quando si valuta una partita bisogna capire lo stato d'animo degli allenatori. Lui può diventare uno dei giocatori migliori della Nazionale, deve lavorare. Anche ai nostri tempi qualcuno si buttava o cercava un rigore, ora con il Var si vede un po' di più".
Sulle gare con Ucraina e Polonia. "Quando abbiamo giocato in Portogallo i giocatori non erano al massimo della condizione. Ho molto rispetto per loro, non volevo infortuni perché giocava la stessa squadra ogni tre giorni. Oggi è un po' diverso. Chiaro che debba prendere spunti sul campionato, certe situazioni possono essere prese anche in Nazionale. Nel suo ultimo raduno dissi a Insigne di non tornare troppo indietro a difendere, altrimenti perde lucidità. Ora gioca da seconda punta, è in una posizione ideale in questo momento".
Su Zaza. "Non si addice ai miei movimenti o meno, sono due giocatori diversi. Belotti lo abbiamo visto tante volte e penso non sia al massimo della condizione. Così può tornare a essere quello di qualche tempo fa. Può essere deluso, ma non ci sono preclusioni, porte aperte a tutti".
Sul prendere in mano la Nazionale da parte dei migliori. "Non siamo andati al Mondiale, quindi un po' di prestigio lo abbiamo perso. Speriamo di fare un ottimo lavoro, ma un po' di pazienza... meritano di avere delle occasioni, però siamo qui per questo".
Sulla ricerca della qualità. "Ci proviamo, abbiamo giocatori tecnici e quindi dobbiamo sfruttare le loro caratteristiche e quello che stanno facendo. È un qualcosa di importante che abbiamo, speriamo sia la scelta giusta".
Su Marotta. "Si è messo a giocare? Non ne ho idea. Ma pure su Allan, non ne abbiamo mai parlato, non saprei in questo momento":
Sul problema del gol. "A volte capita che per diverse partite non riesci, poi di colpo la situazione cambia. Fa parte del calcio, ci sono giocatori di qualità tecnica importante. Non credo che la cosa andrà avanti per molto, riusciremo a farne anche diversi. Nations League? C'è un gruppo con Inghilterra, Croazia e Spagna, una delle tre retrocederà. Rischi di arrivare alle qualificazioni europee con squadre forti. Cerchiamo di vincere in Polonia".
Su Balotelli e Belotti. "Sono valutazioni tecniche, non sono in un momento di forma straordinaria. Sono differenti, ma fanno parte di questo gruppo. Quando saranno al 100% non ci dovrebbero essere problemi".
Sulle squadre italiane. "Ci fa piacere quando vincono, gli italiani hanno giocato. GIovinco ha 31 anni, sta facendo bene per diverso tempo, lo abbiamo seguito e dobbiamo vederlo dal vivo. Non ha avuto grosse opportunità, ora abbiamo deciso di chiamarlo".
Sulle critiche. "Leggo poco i giornali, scrivono sempre le stesse cose sulla Nazionale. Abbiamo intrapreso una strada, non semplice. Abbiamo perso con i campioni di Europa, 1-0, con una squadra under23 e mezzo. Potevamo perdere 2-0 o fare 2-1, non cambia molto. Abbiamo schierato tutti i giocatori tra Polonia e Portogallo, abbiamo ricevuto critiche anche lì. Con il nostro lavoro riusciremo a mettere insieme una buona squadra. L'obiettivo è qualificarci degli Europei. La Nations League è meglio delle amichevoli, ci mettiamo qualcosa in più con i tre punti in palio. Poi se riusciamo ad arrivare primi nel girone siamo felici, secondi ok, terzi c'è il sorteggio e può diventare un problema. Ma è l'unico".
Su Barella. "Sta dimostrando delle qualità, è un ragazzo giovane, lo abbiamo chiamato la scorsa volta ma non a giugno perché si era fatto male. È giovane, ha bisogno di tempo, sta facendo bene".
Sull'attacco. "Insigne può giocare con qualità sia da esterno sinistro che da seconda punta. Quando i giocatori sono bravi è solo questione di tempo".
Sugli infortunati e sui nuovi arrivi. "Stanno tornando a casa D'Ambrosio, Romagnoli e Cutrone, per vari problemi fisici. Stiamo convocando Tonelli della Sampdoria e Piccini del Valencia".