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Napoli-Roma, l'enigma tattico di Ranieri al debutto e l'obbligo di Conte

di Daniele Rodia

Riparte il campionato dopo la sosta per le nazionali ed il Napoli ospita la Roma nel match domenicale delle 18. La squadra capitolina, dopo un avvio turbolento ed avaro di soddisfazioni, ha affidato la guida tecnica a Sir Claudio Ranieri che subentra a Ivan Juric il quale a sua volta aveva rilevato De Rossi

Nella sua carriera il tecnico romano, ex di turno, ha utilizzato prevalentemente il 4-4-2 e per questa terzo esordio sulla panchina della Roma dovrebbe optare un 4-2-3-1 (o meglio, 4-5-1), anche perché non ha avuto molto tempo per incidere, se non dal punto di vista mentale. Oltretutto, alcuni degli elementi della rosa sono out per questo match mentre altri come Dybala e Hummels sono in forte dubbio e questo inevitabilmente inciderà sul modo di affrontare la gara. In ogni caso, la dodicesima posizione di classifica della Roma non è coerente con il valore dell'organico tenuto conto che ci sono elementi di altissimo valore tecnico e temperamentale a cui si sono aggiunti DovbykSoulè e soprattutto Konè.

É evidente che l'obiettivo primario della Roma sarà quello di uscire indenne da Fuorigrotta e per questo motivo presumibilmente adotterà un atteggiamento piuttosto guardingo con una difesa che vedrà Celik e Angelino sui lati, al centro Mancini e Ndicka. La linea dei centrocampisti molto ravvicinata (con Konè e Cristante) per togliere spazi agli attaccanti azzurri, i quali si troveranno spesso di fronte il raddoppio avversario grazie anche al contributo dei centrocampisti che sono piuttosto dinamici sebbene molto strutturati fisicamente. Se non dovesse farcela Dybala dal primo minuto, le alternative non mancano dietro alla punta Dovbyk (non al meglio, ma stringerà i denti) che lavorerà per aprire varchi grazie alla sua fisicità. Altra caratteristica da non sottovalutare è la pericolosità dei giallorossi sulle palle inattive considerata l'alta percentuale realizzativa con questo fondamentale. 

Gli uomini di Conte dovranno però sfruttare questo momento di difficoltà dei giallorossi ed imporre il proprio gioco provando ad alzare il baricentro per mettere pressione in zona alta. Un obbligo per il Napoli dovendo fare la partita per cercare la vittoria. I difensori romanisti hanno nelle corde qualche errore quando devono impostare da dietro e non hanno linee di passaggio "pulite" per cui è probabile che il Napoli lasci l'impostazione della manovra a Mancini o Ndicka. Contro questo tipo di avversario una possibile ulteriore chiave tattica sono i cambi di gioco rapidi per cercare di liberare l'esterno sul lato debole ed il Napoli in quella zona può disporre di gente letale nell'uno contro uno. Sarà molto importante anche la posizione di McTominay che stavolta avrà il compito più che altro di affiancare Lukaku e non di dare compattezza in mediana. Il Napoli, da favorita, dovrà proporre gioco e cercare il varco giusto.


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