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Quando Conte segna con la squadra: il gol (poi annullato) col joystick del mister

di Daniele Rodia

Nella partita tra Napoli e Lecce, Antonio Conte ha dimostrato ancora una volta che il suo coinvolgimento non è solo tecnico, ma quasi fisico e viscerale. Sugli spalti, le telecamere lo inquadrano mentre dirige i giocatori come se possedesse un invisibile joystick che comanda ogni movimento in campo. Un gol da manuale, quello di Di Lorenzo, esultato da Conte con una passione che sembra travalicare i confini del campo: un gol, purtroppo poi, annullato dal VAR, ma che racconta molto più di un semplice episodio.

Le immagini mostrano chiaramente Conte nel pieno della manovra offensiva, come se stesse giocando in prima persona. A bordo campo, mentre la squadra si avvicina all’area avversaria, si vede l’allenatore gesticolare e dettare movimenti precisi: prima un gesto netto verso Gilmour per suggerirgli di allargare il gioco verso Neres (vedi foto 1), poi un grido d’incoraggiamento a quest’ultimo per il cross decisivo (vedi foto 2). Quando la palla arriva in area, Conte non smette di “giocare”: mima i movimenti degli attaccanti, anticipa il tentativo di Ngonge (vedi foto 3)  e, infine, esplode in un’esultanza contagiosa (vedi foto 4 e 5), come se quel gol fosse nato dai suoi stessi piedi. E, in un certo senso, lo era davvero.

È un’immagine che parla di leadership totale. Conte non è solo un allenatore: è il condottiero che infonde il proprio spirito e la propria energia a ogni singola azione. Con la sua intensità e il coinvolgimento emotivo, Conte si è ormai impresso come cuore pulsante di questa squadra, incarnando un ruolo che va oltre la gestione tecnica. Ogni movimento, ogni indicazione in campo sembrano fare parte di un disegno che Conte costruisce minuto per minuto, in simbiosi perfetta con i giocatori.

Questa scena catturata dalla “Conte Cam” racconta la metamorfosi di un allenatore che si è fatto tutt’uno con la rosa. Conte non è semplicemente a bordo campo: vive e respira ogni azione con i giocatori, come se ogni tocco di palla fosse guidato dal suo sguardo e dai suoi comandi. È un leader che non solo osserva e corregge, ma si proietta direttamente nell’azione, incarnando un’autentica fusione con la squadra.


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