Stop alle esagerazioni, messaggio di Rocchi alla Serie A. Intanto l'IFAB sperimenta 2' di stop
Nel corso di un confronto durato oltre due ore all’iliad Ibc di Lissone, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha illustrato ai media alcune delle principali questioni legate alla gestione degli arbitri e al funzionamento del VAR. Rocchi ha ricordato come uno dei primi obiettivi della sua gestione sia stato ridurre l’organico dei fischietti di Serie A: dai 52 del 2021/2022 si è passati ai 42 attuali, scelta non dettata da esigenze economiche ma dalla volontà di aumentare la frequenza delle designazioni e quindi l’esperienza complessiva degli arbitri. Parallelamente, è cresciuto in modo deciso il numero dei Video Match Officials, saliti in quattro anni da quattro a 25, mentre rimane centrale la sfida dell’abbassamento dell’età media degli internazionali. Rocchi ha poi evidenziato l’anomalia del numero di falli fischiati in Serie A, con una media di 25,44 a partita, la più alta dei principali campionati europei, ma soprattutto con una forte disomogeneità tra match.
Il tema del VAR rimane al centro del dibattito, anche perché la sua percezione pubblica spesso non coincide con l’utilizzo reale: in Serie A, le On Field Review sono meno frequenti che in Champions League e molto lontane dai numeri della Premier League. Rocchi ha sottolineato che eventuali modifiche al protocollo dipendono dall’IFAB, citando tra le ipotesi l’introduzione del VAR sul secondo giallo e sostenendo misure come i due minuti fuori dal campo dopo un intervento sanitario, adottati dalla FIFA per scoraggiare simulazioni. Proprio contro atteggiamenti esasperati e sceneggiate – divenute casi virali sui social – l’AIA vuole concentrarsi, pur con strumenti limitati, perché chi inganna l’arbitro danneggia lo spettacolo e alimenta nervosismo. Rocchi ha infine ribadito che la maggiore criticità del protocollo riguarda i falli di mano: serve una linea chiara e coerente, anche quando può apparire controintuitiva, e il VAR non deve trasformarsi in una moviola, ma restare fedele alla dinamica reale del gioco.