Bisoli: "Grazie a quel Modena-Napoli di Coppa Conte e la società capirono una cosa"
Pierpaolo Bisoli, allenatore, è intervenuto nel corso di 'Pausa caffè', trasmissione sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android): "Quel Modena-Napoli di Coppa Italia ad agosto 2024? Credo che quella partita abbia fatto riflettere molto Antonio Conte e la società. Il Napoli incontrò una squadra chiusa, organizzata, e da lì si è capito che servivano innesti mirati. Conte ha colto il messaggio, la società lo ha seguito e da quel momento è partita la cavalcata che ha portato allo scudetto e alla crescita vista anche quest’anno".
La Supercoppa a Riad: che tipo di finale è?
"Dal punto di vista economico porta benefici, ma sul piano della passione è una sconfitta. La Supercoppa è italiana e dovrebbe giocarsi in Italia, davanti ai tifosi. Il calcio rischia di diventare solo business e io resto legato a un’idea più romantica".
Napoli favorito sulla carta?
"Sì, ma le finali vanno giocate. Il Bologna è una squadra veloce, che ama l’uno contro uno e riempie bene l’area. Conte è un maestro nel preparare queste partite, ma servirà grande attenzione".
Højlund: quanto è forte?
"È un attaccante completo: pressa, attacca la profondità, gioca spalle alla porta. Giocatori così mancavano da tempo in Serie A. Se dovesse convivere con Lukaku, il Napoli avrebbe uno degli attacchi più forti d’Europa".
Il calcio di oggi, sempre più orizzontale: è un limite?
"Sono d’accordo con Gasperini: troppo possesso sterile e troppi passaggi all’indietro. Il calcio dovrebbe essere più verticale. Guardando Inghilterra, l’uno contro uno e la profondità fanno ancora la differenza. E questo, alla lunga, pesa anche sulla Nazionale".