Fedele: “La Juve sembrava il Nola! Grazie Spalletti, che aberrazione tattica!"
L'ex dirigente sportivo Enrico Fedele è intervenuto nel corso di 'Pausa Caffè' sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android): "E’ una partita importante anche perché il Benfica, se devo fare un parallelo, mi sembra la Juve di quest'anno, cioè i ricordi di una Vecchia Signora che è diventata oramai fatiscente. Non è più la Juve e il Benfica non è più il Benfica. Basta dire che è a otto punti dal Porto, quindi ha perso il campionato, ed ha tre punti in Champions e rischia l’eliminazione. Io conosco bene quello stadio, è sempre caldo, caloroso. Ma signori miei, l'accento va, con tutti i rispetti per gli allenatori, sui giocatori. Alla fine, io lo dico sempre, se i confetti non sono buoni rimane solo carta. È così anche perché molti colleghi, ad esempio, erano a Roma due domeniche fa e hanno detto all'ingresso in campo, grande atmosfera dell'Olimpico. Quindi come sempre grande all'Olimpico, calore, e poi però in campo... Il problema è un altro.
Scudetto? Lotta tra Inter e Napoli. L'Inter ha qualcosa in più gol di più nella proposta di attacco e il Napoli ha qualcosa in più nella proposta di difesa. Non devono sbagliare. L'anno scorso ha sbagliato l'Inter e il Napoli ha finito il campionato. Le altre? Il Milan non ha attaccanti, lo deve pigliare, stenta, però sta là. Ma la quarta chi è? La Roma non ha nessuna attaccante. E' diventata un’altra squadra intermittente. Per me era fuoco di paglia e si è dimostrato. L'altra chi è? La Juve assolutamente no. È una squadra di buoni giocatori con un solo giocatore che fa la differenza, Yildiz, i rimanenti potrebbero giocare in squadra di media classifica. Questa è come la vedo io. Poi, Bologna è alterno, fa ottime partite, ma soffre troppo nella fase difensiva. e chi ci sta più? Il Milan non è in lotta con Inter e Napoli? Se prendono attaccanti, con la mentalità degli allenatori concreti, non quelli che vogliono fare le magie.
Napoli-Juve? Io ho scritto su ‘Il Roma’, che io devo ringraziare Spalletti per tre cose. La prima, che ci ha fatto vincere uno scudetto. La seconda, che ha fatto una mossa che è un'aberrazione tattica, forse sta in confusione. Mettere Koopmeiners su Neres è stata veramente una cosa scandalosa. Ma questi allenatori che cosa vogliono inventare? Se devono fare i maghi andassero al Circo. Terza, perché ho coronato un sogno. Voi sapete che sono un nolano doc, nato a Piazza Giordano Bruno. Il Nola aveva queste maglie bianconere, allora finalmente ho visto il Napoli contro il Nola, che non avrei mai visto. Perché il Napoli, rigenerato, anche dopo le dichiarazioni malignatissime, ma io le imputo a un momento di rabbia, di delusione, di sconforto di Conte. Dopo quella settimana credo che abbia fatto un discorso che un vero capitano, non giocatore, faccia. ‘Signori miei, voi dite che io vi trascuro? Forza, vi metto in campo, facciamo bene veramente, fatemi vedere quello che sapete fare’. Cioè è stato, ma questo è un segnale di grande intelligenza, sapere che magari si esagera in alcuni atteggiamenti. Ma è vero, poi il campo ha dato ragione a Conte e i risultati del Napoli dopo la sosta. Il Napoli manca cinque giocatori determinanti”.
Differenza tra le dichiarazioni di Conte sui propri giocatori post-Bologna e post-Juve? Dico sempre che Conte che è stato un grande capitano, essendo un grande giocatore. È uno che nella comunicazione lascia un po' a desiderare, però in questo caso ha fatto capire i giocatori: ‘Magari ho sbagliato’, ma non ha il coraggio di dirlo. Perché lui è così, sembra un orso, ma non lo è. Quindi ha responsabilizzato, mi sembra quasi un’autogestione intelligente. Cioè la settimana bianca, altra situazione, quella di dare un giorno in più di permesso, quello di non essere ossessivo, quello magari di abolire il ritiro pre-partita, cose che noi abbiamo ereditato e lui soprattutto dall'Inghilterra. Quindi praticamente è cambiato registro, è come se avesse voluto dire bene, adesso fatemi vedere cosa sapete fare. Il Napoli ha un gap, io non riesco a spiegarmi tutte questi infortuni, è inutile che ci nascondiamo e diventiamo un dito. E può darci che anche lui abbia esagerato. C’è l’esempio dell’anno scorso, McTominay e Lukaku non hanno fatto il ritiro. Quest'anno, ha detta di tutti, è stata aumentata questa dose di lavoro, può darsi che qualcuno l'ha digerita bene, qualcun altro l'ha digerita male. L'importante è averlo capito in tempo e fare una strambata. Il Napoli in questo momento ha fatto una strambata, ha cambiato metodo di allenamento e anche di valutazione dei giocatori. Non a caso, se volete la mia considerazione, qual era il migliore reparto del Napoli? Nell'anno passato, Era la catena di destra Di Lorenzo, Politano, Anghissa. Quasi non c'è più nessuno di loro, adesso la catena è stata smantellata. Ma che cosa abbiamo guadagnato? Mentre con questi tre andavamo avanti in sovrapposizione, o Politano o di Lorenzo andavano entravano in mezzo al campo, oppure si andava a croce: goal zero. Noi abbiamo acquistato in che? In rapidità, in velocità. Il problema di Neres è che delle volte sembra che dorma, ma in realtà lui è un acceleratore. Cioè, pum, pum, immediatamente. E se servito in un certo modo, riesce anche a fare dei gol. Lui non è stato mai con goleador".