Palmeri: "Bologna e Napoli non sono squadre famose in Arabia. Sui soldi in palio..."
Il volto di Sportitalia Tancredi Palmeri è intervenuto nel corso del Bar di Tuttonapoli sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android): "
Che aria si respira a Riad per questa finale di Supercoppa tra Napoli e Bologna?
"C’è un clima particolare. Qui è in corso anche un convegno su “Italia e Arabia Saudita oltre il calcio”, con i vertici della Lega Serie A e della Saudi Premier League. Sono presenti Bobo Vieri e Ciro Ferrara, mentre Roberto Baggio sarà allo stadio questa sera. Nonostante Napoli e Bologna non siano le squadre più “famose” in Medio Oriente, l’evento resta importante".
Il pubblico risponderà?
"Fino a ieri erano stati venduti circa 17.000 biglietti su 26.000. È normale, non bisogna farne una questione filosofica. Sarebbe stato simile anche con altre squadre. Qui non si viene solo per vendere biglietti".
Quanto conta l’aspetto economico?
"Conta tantissimo. Chi vince prende 11 milioni di euro, chi perde la finale 6,5 milioni, chi esce in semifinale 3 milioni. Il montepremi complessivo è di circa 23 milioni. Devi anche chiederti chi è disposto a darti queste cifre. È questo il motivo principale."
Molti parlano di tifosi lontani dal cuore del calcio italiano.
"Non è che siano tenuti lontani. L’Arabia Saudita è lontana geograficamente, ma i costi non sono proibitivi: voli a 400 euro andata e ritorno, alberghi spesso più economici che in Italia. Certo, servono giorni di ferie. Parliamo di 500-600 tifosi che possono permetterselo".
È giusto portare la Supercoppa all’estero?
"Io sono molto laico su questo. La Supercoppa può essere una vetrina del campionato e anche un’occasione per sperimentare formule come la Final Four. Non ho nulla in contrario che si giochi all’estero".
Veniamo al campo: Napoli-Bologna. Tu conosci molto bene Antonio Conte. Quanto “veleno” ha in corpo per questa finale?
"Prima della semifinale l’avevo visto un po’ dimesso, non particolarmente battagliero a parole, anche se poi il Napoli ha fatto una partita molto intensa. Ieri invece l’ho visto rinfrancato, più combattivo, con orgoglio ritrovato. Probabilmente ha recuperato sicurezza".
Secondo te quanto conta l’atteggiamento di Conte in conferenza stampa rispetto alla resa della squadra?
"Non sempre c’è una corrispondenza diretta tra ciò che si dice e ciò che poi si vede in campo. Però è evidente che ora Conte sembri più carico e pronto a giocarsela".